Il provvedimento è ora ufficiale e c’è un motivo preciso: a Castiglione Chiavarese il Comune vieta di dare il cibo ai gatti.
L’idea di aiutare a sfamare i poveri randagi che sono in strada, soprattutto con l’avvento del freddo, sembra solo un atto altruistico e generoso ma potrebbe nascondere non poche insidie. Se ne sono resi conto i responsabili dell’amministrazione a Castiglione Chiavarese, il cui Comune ora vieta di dare il cibo ai gatti: ma quali sono le vere ragioni di questo provvedimento? Non si tratta affatto di un atto di trascuratezza nei confronti dei felini in strada, tutt’altro, anzi è un modo per tutelarli: ecco come si è arrivati a questa decisione.
Vogliono farli morire di fame, senza neppure del cibo per poter affrontare il freddo dell’inverno ormai alle porte? A prima vista potrebbe sembrare così, ma in realtà la decisione del Comune di Castiglione Chiavarese ha molto a cuore la salute dei felini randagi e anzi vuole tutelarli da possibili rischi e pericoli. Infatti l’atto di lasciare del cibo in strada, oltre ad essere poco decoroso per la città, può costituire una minaccia per la vita dei gatti.
Chi lascia residui e scarti di cibo in strada, spesso senza rendersene conto, non si preoccupa che quello che ripone in un angolo della strada non è affatto adatto alla dieta di un felino. Infatti i randagi sono spesso costretti a mangiare il cibo di fortuna che riescono a procacciarsi ma, una volta soddisfatta la fame, potrebbero subire le conseguenze di un pasto che non è adeguato alle loro esigenze.
Un micio, si sa, non può mangiare di tutto: dunque un atto di generosità è ‘punibile’ per Legge se mette in pericolo la vota degli animali ma anche la pulizia e l’igiene di strade pubbliche.
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Il provvedimento del comune ligure in realtà fa da eco a quello che è già stato deciso lo scorso anno dal Comune di Castelbuono, in provincia di Palermo, e che ha scatenato non poche polemiche: un nuovo divieto sui cani e gatti randagi prevede multe per chi li sfama, e ciò ha scatenato una profonda contestazione da parte dei cittadini.
Ma lasciando scarti di cibo ai bordi delle strade non solo non si provvede a sfamare adeguatamente i randagi, ma è anche causa di sporcizia e animali (come i ratti) che possono avventarsi sugli alimenti in stato di decomposizione. La preoccupazione maggiore del Comune riguarda il lavoro degli addetti e volontari alle colonie feline: i loro sforzi sarebbero completamente vanificati, poiché i randagi mangerebbero scarti e residui, magari ormai putridi, che andranno a danneggiare il loro sistema digestivo e non solo.
Inoltre lasciare che del cibo venga posizionato in strada renderebbe la città inevitabilmente più sporca e a rischio di topi e ratti: chi continuerà a lasciare cibo in strada sarà sanzionabile per Legge. Infatti, in base alla delibera comunale n.27 del 28/09/2012, coloro che lasciano residui negli angoli della città dovranno pagare una multa che va dai 50,00 ai 500,00 euro.
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