Nicole Berlusconi, con il suo Progetto Islander aiuterà le persone e gli animali in difficoltà, facendoli interagire tra di loro
A volte ci sono dei dolori, dei ricordi, delle situazioni fisiche che pensiamo non potremmo mai superare. Magari vediamo persone a noi care, chiudersi nel loro bozzolo e non interagire più con gli altri, perdere fiducia in se stessi, perché quello che stanno vivendo, un dolore fisico o dell’anima, si crede essere insormontabile.
Cerchiamo soluzioni, ci informiamo e parliamo con tanti specialisti per capire quale sia il modo migliore per uscirne. Capita, che però, la soluzione più adatta sia anche la più semplice.
Quella sempre stata davanti i nostri occhi e per chi sa quale motivo, mai presa in considerazione: i nostri amici a quattro zampe.
Unire l’amore per loro e il doverli aiutare, potrebbe giovare anche a chi si ne prenderà cura. Ad occuparsi di riabilitare sia umani che animali, si occupa l’associazione “Progetto Islander” che fa incontrare animali salvati da situazioni critiche con persone che vivono momenti di difficoltà.
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Nicole Berlusconi, nonostante il suo cognome altisonante ha sempre preferito restare lontano dai riflettori, concentrandosi su ciò che è davvero importante per lei.
Così, della sua vita privata sappiamo molto poco, come ad esempio che ha 28 anni ed è la figlia del fratello di Silvio Berlusconi, ex Presidente del Consiglio.
Poco importa però, in confronto al fantastico lavoro che sta svolgendo per salvare gli animali in difficoltà con un nuovo progetto da portare avanti.
Nel 2012 fonda l’associazione Progetto Islander, no profit con sede nella “La mia terra” azienda agricola, che si occupa di riabilitare, dopo il recupero, cavalli maltrattati. Aiutati con cure da parte di esperti, tra riabilitazioni fisiche e percorso psicologico, il fine ultimo è quello di riuscire a trovargli una famiglia che si prenderà cura di loro, con la speranza che prima o poi dimentichino gli orrori subiti.
Prestando il loro sostegno a tutti quelli che vogliono supportare e salvare questi animali in difficoltà, forniscono aiuto a 360 gradi organizzando anche raccolte fondi, sensibilizzando sulle condizioni nelle quali i cavalli sono tenuti e a volte delle barbarie che subiscono, spiegando la non perfetta realtà che crediamo ci sia intorno a loro e soprattutto di smascherare i maltrattamenti tenuti spesso in sordina.
La loro associazione si occupa quindi di tutelare gli equidi, ovvero pony, cavalli, bardotti, muli e asini, che dopo essere stati sequestrati in seguito a reati di maltrattamento, con la nomina di Custode Giudiziario, vengono curati a livello fisico e psicologico per essere poi adottati.
Questi animali hanno vissuto e vivono situazioni difficili, ed è proprio questo il punto di partenza per il progetto “Ri abilitiamoci“, ovvero far incontrare persone che vivono momenti delicati con gli equidi, per farli rapportare.
Le persone che soffrono, avvicinandosi e prendendosi cura di un animale che sta vivendo la stessa sofferenza, spazzolandoli, dandogli da mangiare o bere, accarezzandoli fa nascere un profondo legame, che porterà ad una reciproca guarigione.
Il processo della riabilitazione, sarà seguito da uno staff di specialisti che si occuperanno delle :
L’aiuto dell’associazione si rivolge, attraverso vari programmi, a diverse difficoltà come a chi soffre di patologie neuromotorie, Sclerosi Multipla, persone fragili che hanno bisogno di un sostegno emotivo, bambini autistici, persone affette da Alzheimer, non vedenti, non udenti e a chiunque abbia subito una qualsiasi forma di abuso, violenza o maltrattamento.
Aiutare loro per aiutare noi stessi, sembra uno dei miglior modi per poter scavalcare delle barriere o semplicemente donare e ricevere un sorriso passando momenti felici.
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Martedì 22 giugno è stato presentato il progetto presso l’azienda agricola dove ha sede l’associazione di Nicole Berlusconi.
Presente all’evento il campione di motocross Vanni Oddera, che aiuta i bambini disabili attraverso la “mototerapia” realizzando il sogno di questi ragazzi di salire su una moto e Alessandra Locatelli, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia.
Il medico fisiatra del Progetto Islander, Antonella Artuso, ci tiene a dire che: “Grazie a questa iniziativa avviciniamo due percorsi segnati dalla sofferenza per aiutare a superarla” continua poi spiegando di come funzioni il far rapportare persone e animali “Bambini, ragazzi, giovani e anziani
con problemi familiari o disabilità nel momento in cui entrano in contatto con i nostri animali, riconoscono nelle loro storie lo stesso percorso che devono affrontare loro” e di come questo li leghi inesorabilmente “Vedono la loro sofferenza, i loro problemi e le loro difficoltà, e tra la persona e l’animale si instaura un rapporto di affetto e di cura“.
Inoltre racconta di come sia importante lo stare in mezzo alla natura per queste persone, lontane così dagli ambienti ospedalieri che frequentano di solito, e di come il prendersi cura di un altro essere vivente faccia rafforzare l’autostima.
Sul sito dell’associazione, c’ è una frase che rappresenta il cuore del progetto: “Prestami le tue zampe e i tuoi grandi occhi… a me che non posso camminare e vedere… io ti regalerò carezze e cure affettuose, insieme, a cavallo, di una nuova occasione di vita“.
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F.D.M
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