New York vuole la chiusura dei mercati umidi: la città ha 80 Wet Market

New York vuole la chiusura dei mercati umidi: la città ha 80 Wet Market

I Wet Market non sono diffusi solo in Asia e in Africa ma in tutto il pianeta ed ecco perché moltissime associazioni hanno esortato la chiusura di tutti i mercati di animali vivi constatando che a New York ce ne sono più di 80.

New York chiesta la chiusura dei Wet Market
Chiesta la chiusura dei Wet Market di New York la Città ne ha più di 80

Anche a New York esistono i Wet Market, ovvero i mercati di animali vivi dove delle povere creature vengono esposte vive per la propria carne. Anche alla città di New york quindi è stato richiesto di chiudere quelli che nel mondo sono definiti i mercati dell’orrore.

Chiesta la chiusura dei wet market di New York

galline
Chiesta la chiusura dei Wet Market di New York la Città ne ha più di 80

In questo buio periodo nel quale l’epidemia di Covid-19 dilaga e si cercano le cause, e si ipotizza che l’origine del virus e la conseguente pandemia abbia avuto origine da un mercato umido a Wuhan, in Cina, verso la fine del 2019 e che da allora si sia diffuso a livello globale infettando e uccidendo moltissime persone.

Ciò ha portato moltissime persone e la gran parte delle organizzazioni a chiedere il divieto dei mercati Wet Market , che sono presenti nei paesi di tutto il mondo. E ora anche New York deve affrontare la richiesta di chiudere i suoi mercati.

L’organizzazione di patrocinio Slaughter Free NYC ha infatti affermato che nella città sarebbero presenti più di 80 mercati umidi e che le loro posizioni preoccupano molto tutti i cittadini dato che si trovano in prossimità di scuole, case e parchi.

Molti gruppi hanno iniziato a manifestare contro questi mercati e un portavoce del Slaughter Free NYC ha dichiarato “Numerosi mercati di animali vivi a New York hanno ripetutamente ricevuto citazioni per carenze, tra cui lo stoccaggio di attrezzature in modo da impedire una corretta pulizia, consentendo l’accumulo di carne secca su tritacarne, la conservazione di articoli deperibili a una temperatura errata, consentendo l’accumulo di sporcizia sulle superfici a contatto con gli alimenti e la mancanza di un sistema di sterilizzazione e un’arma.”

Linda Rosenthal, membro dell’Assemblea dello Stato di New York ha affermato che secondo il suo parere l’intero settore che riguarda i Wet Market dovrebbe assolutamente essere rivisto.

La donna essendo membro dell’assemblea che si sta occupando della nuova legislazione statale ha espresso il proprio parere asserendo:” Non penso che sia il posto giusto in una città densamente popolata come New York per avere questi mattatoi“.

E questo diventa particolarmente importante e pericoloso dato il Covid-19 dal quale sappiamo che molte malattie passano dagli animali alle persone, specialmente quando specie diverse di animali convivono e vengono uccisi negli stessi spazi così come accade in molti di questi macelli e mercati urbani”.

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L.L.

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