Un Natale a lieto fine per un gatto nero chiuso in un sacco e salvato da un netturbino: ora il piccolo felino cerca famiglia.
I crimini contro gli animali hanno una particolare aggravante: sono perpetrati nei confronti di chi non ha voce per denunciare il proprio malfattore e chiedere aiuto. Ma per fortuna, è sempre possibile trovare il bene sulla propria strada. Ed è quello che è accaduto ad un piccolo gatto nero chiuso in un sacco della spazzatura, trovato da un netturbino, che, accortosi della sua presenza, lo ha liberato.
Mikhail Tukash stava svolgendo il proprio lavoro, come ogni giorno.
È un operaio addetto al centro smista rifiuti dell’azienda Gorkomkhoz a Ulyanovsk, in Russia. E molto probabilmente, il netturbino tutto pensava quel giorno, tranne di trovare un gatto nero in un sacco.
Grazie al sangue freddo e alla prontezza di riflessi di Mikhail, il gatto ha potuto avere salva la vita .Qualche attimo più tardi ed il sacco che lo imprigionava sarebbe stato pressato in un separatore di rifiuti.
All’inizio si pensava che il gatto avesse miagolato per cercare aiuto, ma Mikhail ha dichiarato più tardi alle autorità locali di aver afferrato il sacco per caso, alla ricerca di metalli al suo interno. Il gatto non miagolava e non si muoveva al suo interno, probabilmente paralizzato dalla paura.
Quando si è accorto che il sacco aveva un contenuto anomalo, lo ha subito tolto dal nastro trasportatore della macchina in funzione, e lo ha liberato. Le telecamere a circuito chiuso dell’azienda hanno immortalato il gesto dell’uomo.
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Purtroppo vi sono pochi dubbi sul fatto che si tratti di un gesto premeditato.
Dopo il salvataggio, il gatto è stato portato a visita dai veterinari, che non hanno riscontrato alcun problema. Anzi, l’animale appariva in buona salute e ben nutrito.
Molto probabilmente il gatto era domestico, aveva una famiglia ed è stato vittima del reato di abbandono di animali. Un fenomeno ben lontano dall’essere abbattuto, e la Russia non fa eccezione.
Ciò che preoccupa è la modalità, particolarmente subdola, di abbandonare l’animale in un sacco, dove le possibilità di essere visto, soccorso e salvato diminuiscono sensibilmente.
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E a quanto pare il fenomeno, almeno nella cittadina di Ulyanovsk, si è ripetuto più volte. È quanto ha dichiarato alla stampa il titolare dell’azienda Gorkomkhoz, Igor Perfilyev. In soli due mesi il terzo caso che si presenta agli occhi dei suoi dipendenti.
Le vittime dei precedenti episodi sono stati un riccio africano e due tartarughe dalle orecchie rosse. Purtroppo si tratta di crimini difficili da debellare, visto che le vittime sopravvissute non possono testimoniare contro chi ha fatto loro del male.
Questa volta è andata bene, e già si parla di miracolo di Natale. Ma purtroppo, per molti altri animali non è andata allo stesso modo. Il gatto ora sta bene, ed è in cerca di una nuova famiglia, che lo ami fino alla fine dei suoi giorni.
A. S.
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