Grazie agli spostamenti continui ed agli scambi infiniti tra ogni continente sempre più spesso vengono alla luce della cronaca storie di contaminazioni ambientali, contaminazioni che non sono sempre dovute all’inquinamento prodotto dall’uomo, ma in alcuni casi sono promosse da alcuni animali stessi, e non per questo risultano meno dannose per l’ambiente.
Ogni ecosistema è tenuto su da infiniti fattori che solo in apparenza possono sembrare insignificanti, ogni spostamento di questo precario equilibrio può invece portare alla perdita dell’intero ecosistema in modo spesso definitivo. Nessuno potrebbe immaginare però che trovare delle palline color rosa acceso possa essere uno dei primi indici di un prossimo disastro, qualora le avvistate, tuttavia, avvisare le autorità è un obbligo per far sì che si possa correre in fretta ai ripari.
Sono purtroppo sempre di più le testimonianze della presenza di animali alieni sul nostro territorio, quella più nominata dell’ultimo periodo riguarda senza dubbio il granchio blu, ma non è questo l’unico animale alloctono che sta mettendo in pericolo l’ecosistema.
Nel sud Italia sono stati avvistati, ad esempio, nidi di formica di fuoco, specie invasive e in alcuni casi anche pericolose. Nei mari i pesci leone, animali che fino a qualche anno fa popolavano solo gli acquari, adesso stanno risalendo le nostre coste e con esso anche l’altrettanto pericoloso vermocane. Tutti questi animali sono in grado di proliferare in maniera incontrollata e sempre per lo stesso motivo, ovvero la mancata presenza di predatori naturali sul nostro territorio.
Alla lista si è ora aggiunta una particolare lumaca, la lumaca mela, un mollusco acquatico in grado di rovinare diverse colture, soprattutto quelle di riso, e che a differenza di quel che si possa immaginare è in grado di spostarsi anche sulla terra ferma, moltiplicandosi ed allargando il suo areale in maniera velocissima. I primi segni visibili della presenza di questa lumaca sono senza dubbio le sue uova, piccole palline di colore rosa deposte solitamente su steli in prossimità di fonti d’acqua.
Sottovalutare l‘avvistamento delle uova o di qualche esemplare di lumaca mela è pericoloso, proprio per questo motivo la comunità europea si sta impegnando nel contrastare questa specie con misure ferree. Il contenimento al momento resta comunque la misura più valida, delimitare le aree in cui questi organismi si moltiplicano e promuovere la loro estirpazione dal territorio è tutto ciò che possiamo fare e nel farlo ogni aiuto è essenziale.
In caso di avvistamenti sarà utile informare il servizio fitosanitario nazionale o regionale che provvederà ad istituire una zona di contenimento così come predisposto dalla comunità europea, anche se oramai sarà difficile estirpare del tutto questa piaga e ancora una volta sarà la natura stessa chiamata a risolvere i nostri errori mostrando come sempre la sua incredibile dote di resilienza.
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