La storia di oggi vede come protagonista un cane che da tanti anni si reca in ospedale con la speranza di rivedere il suo proprietario morto.
Sicuramente a tutti voi lettori sarà mai capitato di leggere un libro o vedere un film dove il cane, in seguito alla morte del proprietario si reca ogni giorno sulla sua tomba o addirittura dove l’uomo prendeva abitualmente il treno per recarsi al lavoro.
Nel momento in cui ho fatto il suddetto esempio, avrete tutti pensato ad Hachikō. Certamente la storia del cane di razza Akita è quella che tutti conoscono, ma oggi voglio raccontarvene una nuova.
Forse la maggior parte di voi avrà già capito in grosso modo di cosa parleremo. Ebbene, oggi vi parleremo di un cane che proprio come Hachikō, è l’esatto emblema di affetto e lealtà nei confronti del suo proprietario.
Ogni cane a modo suo dimostra il proprio affetto nei confronti del suo, o dei suoi proprietari. Ma alcuni lo fanno in un modo che ci fa riflettere e pensare che dovremmo essere un po’ più “cani” per riuscire a cambiare il mondo.
Dopo la breve introduzione, passeremo con la narrazione della storia che ha fatto in breve tempo il giro del web e commosso migliaia di persone.
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La storia, come detto in apertura, richiama a quella di Hachiko. Negao è un cane meticcio di colore nero che da tantissimi anni, ogni giorno, si reca davanti all’ospedale. Il nostro amico a quattro zampe aveva accompagnato qui l’ultima volta il suo proprietario, purtroppo venuto a mancare tanti anni fa.
Il cane, purtroppo non sa che il suo proprietario non è più in vita, e dunque ogni giorno si reca davanti alla porta dell’ospedale con la speranza di rivederlo; di tornare a casa insieme a lui.
Non voglio fare generalizzazioni, ma credo che la stragrande maggioranza conosca solo la storia di Hachiko, mentre anche questa di Negao meriterebbe di essere ricordata.
Siamo in Brasile ed qui, a Nova Lima, che abita il nostro amico a quattro zampe. Circa dieci anni fa, Negao ha accompagnato il suo proprietario presso l’ospedale Nossa Senhora de Lourdes. L’uomo dopo pochi giorni non è riuscito a sconfiggere la malattia ed è deceduto.
Da quel giorno, ogni mattina Negao si reca davanti all’ospedale per aspettare che il suo amato proprietario oltrepassi quella porta per tornare a casa insieme a lui.
Un’assistente sociale dell’ospedale, M. D., ai microfoni di G1 Globo ha affermato che “il suo proprietario è venuto qui circa 10 anni fa ed è morto proprio all’ospedale Nossa Senhora de Lourdes”. Da allora Negao è rimasto lì con gli operatori sanitari.
Il personale sanitario ha battezzato il cane con il nome Negao che nella lingua locale significa uomo nero. In questo modo viene chiamato anche da tutti i parenti e pazienti che entrano nell’ospedale brasiliano.
Antonio Ferrantino
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