La storia di Nebbia: una femmina di Maremmano salvata assieme ai suoi tre cuccioli: legata a una porta metallica con una catena.
Che sia cattiva abitudine, ignoranza o mala disposizione al cambiamento, ormai poco importa. Alcune cose devono cambiare, e alla svelta, se vogliamo assistere a un cambiamento ancora più radicale all’interno delle nostre società. In un modo super connesso come quello che stiamo vivendo a oggi, dove tutti possono vedere tutto, non è possibile accettare ancora le “vecchie maniere”.
Vecchie maniere che erano già sbagliate un tempo, figuriamoci adesso. Come il fatto di trattare gli animali come fossero delle bestie da macello o abbandonarle quando non servono più. No! Tutto questo è inaccettabile e non più tollerabile. A coloro che maltrattano devono, immediatamente, essere tolti gli animali dalla loro podestà.
Altrimenti si finisce per non cambiare mai e assecondare cattive scelte, soprattutto per i nostri amici a quattro zampe, che alcune volte hanno solo la sfortuna di essere capitati nelle mani sbagliare. Com’è successo a Nebbia, una femmina di Maremmano e ai suoi cuccioli, ritrovati in uno stato a dir poco pietoso.
Nebbia e i suoi cuccioli erano destinati a un amaro destino: poi qualcuno ha sentito il loro grido
Una mamma e tre cuccioli lasciati a morire da un pastore senza pietà. Eppure, persone che coltivano la terra e “parlano” con la natura, dovrebbero capire cosa vuol dire provocare dolore a chi, magari, è con loro per una vita intera. Niente da fare, alcune volte assistiamo proprio a dei brutali fatti, che non sempre, però, finiscono nei peggiori dei modi.
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Com’è successo nel caso di Nebbia, una femmina di razza Maremmano. Quest’ultima è stata legata con una catena a una porta metallica di un casolare abbandonato nel comune Campiglione, in provincia di Torino. Una catena di soli 30 centimetri, con la quale non poteva nemmeno abbassarsi per dormire.
Vicino a lei tre cuccioli, appena nati. Tutti quanti i cani erano diventati scheletrici, finché qualcuno non li ha sentiti lamentarsi e ha avvisato un canile vicino alla zona, quello di Bibiana, gestito dalla signora Graziella Avondetto, che li ha presi subito con lei. Ha dato loro cibo, cure e un posto caldo dove stare.
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Nel corso del tempo ci si è accorta che all’appello mancava un quarto cucciolo. Ma quest’ultimo era stato trovato per la via di campagna, salvato già da qualcun altro e perso, nel tragitto, dal pastore. Gli altri tre cuccioli sono stati già affidati a delle famiglie che si sono fatte avanti per l’adozione, mentre Nebbia è ancora scossa. La stessa signora ha dichiarato: “Le ci vorrà del tempo per tornare a fidarsi di un essere umano. Quello che le è stato fatto è veramente orrendo, dinanzi ai suoi cuccioli. Presto, però, tornerà in sé, ne sono sicura”.