Una scena dell’orrore che si è verificata nei pressi del porto di Vila do Conde, sul fiume Para, nello stato brasiliano del Parà dove, in circa due ore, è affondata una nave che trasportava 5mila bovini.
L’imbarcazione proveniente dal Venezuela avrebbe dovuto attraversare l’Atlantico e poi il Mediterraneo per poi scaricare gli animali in Libano dove sarebbero stati macellati.
Secondo i media, solo una decina di esemplari sono stati salvati, mentre al largo del porto si è formata una gigante macchia rossa che ha fatto capire l’orrore di quei poveri animali rimasti intrappolati.
L’imbarcazione si era leggermente inclinata ed è poi affondata velocemente. Secondo le prime ipotesi il naufragio sarebbe stato provocato dal sovrappeso e pare che molti animali non erano collocati nella stiva. Ma intanto scoppia la polemica in quanto pare che in pochi avrebbero cercato di aiutare gli animali e solo alcune barche hanno cercato di allontanare i bovini superstiti dalla nave che stava affondando. In un articolo pubblicato nel blog Zoelagatta su Repubblica.it, Macri Puricelli ha parlato degli invisibili nei “viaggi di morte di milioni di animali”, ricordando le varie iniziative promosse per la tutela e il benessere degli animali durante i drammatici viaggi che devono affrontare milioni di animali ogni anno per poi essere macellati. Un vero e proprio inferno. Nel mese di luglio, l’associazione Compassion in World Farming ha pubblicato i dati di un rapporto sul commercio degli animali vivi destinati al circuito dell’alimentazione (clicca qui) ricordando che , ogni anno, tre milioni di animali vivi vengono esportati dall’Europa, per poi essere ingrassati o macellati al di fuori dell’UE.