Un caso di omonimia e una storia comune quella di due cani di nome Nathan. Di uno di loro vi avevamo parlato qualche mese fa. Si trattava di un cucciolo di cane scampato a morte certa: vittima di un’aggressione avvenuta a Soverato, ora è diventato una sorta di simbolo. Spiegava la Lega del Cane di Soverato: “Si tratta di un cucciolo di 2 mesi circa che ha dimostrato la forza di un guerriero. Arrivato in codice rosso, in una pozza di sangue, tumefatto e con numerose fratture alle zampe”. Nathan era stato ripetutamente percosso da un uomo.
Emerge ora la storia di un altro Nathan, stavolta ambientata in provincia di Roma. Il povero cane è stato oggetto di tali indicibili torture che gli hanno dovuto amputare due zampe. Successivamente al cane sono state fatte le dovute analisi: emocromo, biochimico, elettroforesi, test leishmania e malattie infettive. Il risultato è che gli è stata diagnosticata la rickettsiosi e sta facendo cura antibiotica. Inoltre sarebbe un pochino anemico e quindi prende vitamine. Insomma, la convalescenza di Nathan si prospetta complessa.
I volontari hanno spiegato che non appena saranno rimarginate le ferite sui moncherini “lo faremo visitare dall’ortopedico che da due anni segue la piccola Bianca, anche lei amputata, che cammina da circa un anno con l’ aiuto delle protesi, fanno sapere ancora i volontari che, purtroppo, non è la prima volta che si trovano davanti simili orrori”. Intanto la cosa positiva è che Nathan ha ripreso a camminare sulle sue zampe.
Sottolineano ancora i volontari: “Se il nostro guerriero ha avuto la possibilità di essere curato e salvato è soprattutto grazie alla generosità di tantissime persone che hanno preso a cuore il suo dramma”. Poi ricordano: “Le spese sostenute finora riguardano le analisi effettuate, la degenza in clinica e l’operazione effettuata”. Quindi sono arrivati i ringraziamenti nei confronti dei tanti che si stanno impegnando a favore del cane.
“Grazie infinite a tutti e a presto per i prossimi aggiornamenti su questa dolcissima creatura”, concludono i volontari, che fanno una menzione speciale nei confronti dello studio Kleos veterinari, in particolare la veterinaria Margherita Terrana e suo marito Massimo Menin. La domanda che ci facciamo e che si è fatto qualcuno su Facebook è: “Cos’avrà fatto Nathan per meritare tanta cattiveria?”.
GM
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