Natale e importazione illegale di agnelli dall’Est Europa
Una nuova indagine raccapricciante condotta dall’organizzazione Animal Equality, Animal Welfare Foundation ed ENPA con la quale viene denunciato il triste fenomeno e la realtà delle condizioni di viaggio degli agnelli importati per le festività natalizie.
Le immagini mostrano il trasporto di agnelli provenienti dalla Romania e dall’Ungheria e destinati al mercato italiano. Quello dell’agnello è infatti un consumo che aumenta nel periodo del Natale e di Pasqua e come ogni anno, migliaia di animali sono vittime delle peggiori torture.
Gli investigatori di AWF e le Guardie Zoofile di Enpa del Nucleo di Vicenza, in collaborazione con le autorità italiane, hanno fermato cinque camion di trasportatori nei quali sono state riscontrate gravi violazioni riscontrate nei confronti degli animali con multe che sono arrivate fino a 20.000€.
In un comunicato Animal Equality ha segnalato le violazioni registrate:
Viaggi terribili, interminabili, durante i quali molti animali muoiano e arrivano stremati al macello. Non ci sono sufficienti controlli per monitorare questo fenomeno nonostante le norme europee per la protezione del benessere animale anche durante i trasporti.
Mentre tutti festeggiano, per un solo giorno, per un solo pranzo, migliaia di animali soffrono le pene dell’inferno.
“La situazione di grande sofferenza documentata da Animal Welfare Foundation e dalle nostre Guardie Zoofile di Vicenza non è purtroppo un fatto occasionale e, tra l’altro, non riguarda soltanto gli agnelli. Molti dei quali, lo ricordo, non arriveranno mai a destinazione perché muoiono durante il viaggio”, spiega la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi.
La Rocchi ha poi aggiunto che “se vogliamo veramente mettere fine a tutto questo è necessario non soltanto garantire il rispetto delle normative sul trasporto, normative che peraltro andrebbero rese ancora più garantiste, ma, soprattutto, cambiare i nostri stili di vita. Perché alla base della sofferenza animale ci sono sempre l’industria e il commercio della carne. L’unica stile di vita veramente “cruelty free” e quello “veg” perché non causa la morte di alcun essere vivente».
Anche Matteo Cupi, Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia ha voluto ricordare le “enormi sofferenze per animali che non dovrebbero nemmeno essere sottoposti alla violenza del macello, ed è per questo che vogliamo far luce su un sistema che non funziona e che mostra anche in questi casi tutti i suoi limiti”.
Cupi auspica maggiore consapevolezza dei consumatori riguardo a “che cosa si cela realmente dietro i consumi per le festività, che sono già in calo perché sempre più persone stanno prendendo consapevolezza di queste terribili ingiustizie nei confronti di milioni di animali”.
Ecco alcune immagini dell’inchiesta:
Firma la petizione: DESTINAZIONE: MACELLO ITALIANO
C.D.
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