Una tragedia che si è consumata nell’indifferenza a Catanzaro dove è deceduto un senza tetto che dimorava nei pressi della Stazione di Pratica, in un rifugio improvvisato sotto a delle scale di servizio.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno identificato il corpo e chiamato un’ambulanza per il suo trasporto in ospedale. Secondo le indiscrezioni, trapelate in un flash diffuso da Cantanzaroinforma, l’uomo sarebbe morto per cause naturali. Tuttavia, sarebbero stati interrogati alcuni conoscenti, per ricostruire le ultime ore di vita del clochard.
La cosa che ha sorpreso tutti è il cane del senza tetto che lo ha vegliato nella morte, impedendo a chiunque di avvicinarsi fino a quando non sono intervenute le forze dell’ordine.
Molte volte i senza fissa dimora sono discriminati e condannati dall’opinione pubblica, accusati di accattonaggio con i cani. Negli ultimi mesi, sono state promosse diverse iniziative per sensibilizzare i cittadini sul tema, ricordando come molto spesso i senza dimora instaurino un rapporto e un legame di amicizia nel quale l’animale diventa un compagno di vita, senza il quale, per queste persone è difficile continuare a vivere e viceversa per il fedele compagno disposto a morire pur di stare affianco del suo padrone, nonostante le difficoltà. Clochard che dividono il loro cibo con i loro compagni, disposti a tutto per loro. La stessa Aidaa, a fine gennaio aveva lanciato un’iniziativa per dare sostegno ai senza tetto e ai loro cani, ipotizzando la creazione di un progetto di monitoraggio.
In Francia ebbe una forte risonanza la vicenda di un barbone al quale un’attivista animalista tolse un cucciolo con la forza. Grazie ad un avvocato che ha provato compassione per il senza tetto, il cane è stato poi restituito al suo legittimo proprietario in possesso di tutti i documenti dell’animale. Mentre negli Stati Uniti, un clochard scappò con il suo cane condannato all’eutanasia. Storie agghiaccianti nelle quali si palesa un’assenza di empatia e di umanità ma soprattutto la mancanza di rispetto nei confronti di persone che hanno scelto di vivere differentemente o che sono state costrette all’emarginazione, ma che non di meno, cercano di preservare la loro dignità di umano e i loro sentimenti che la società cerca di portargli via.
A Catanzaro si è verificato un ennesimo caso con il quale si conferma questo forte legame tra un uomo e il suo cane, disposto a proteggere il suo compagno, restando al suo fianco fino alla fine.