E morto il 31 dicembre, durante una battuta di caccia, e per 24 ore il suo cane non si è mai staccato dal suo corpo, vegliandolo e cercando di rianimarlo in ogni modo. Questo è stato il triste epilogo di fine anno per Leonardo Giusti, Sessantuno anni, di Cune, frazione di Borgo a Mozzano. Era uscito per l’ultima battuta di caccia del 2016, poi quel malore che gli è risultato fatale. Lo hanno ritrovato quasi 24 ore dopo l’accaduto, vicino a lui c’erano la radiolina utilizzata per le comunicazioni con gli altri partecipanti alla battuta, ed il suo cane, immobile, che non si era mai staccato dal suo corpo.
Alla fine della battuta di caccia, al classico “rompete le righe” Leonardo aveva dato il suo ok, poi da quel momento il nulla, nessuno lo ha più visto e sentito. Giusti viveva solo, ed anche per questo inizialmente nessuno si era accorto di nulla. Poi la domenica era atteso da alcuni parenti per il consueto pranzo di inizio anno, e non vedendolo arrivare sono cominciate le prime avvisaglie che qualcosa potesse essere andato storto. A quel punto sono iniziate le ricerche e si è giunti alla tragica conclusione. Giusti era un uomo molto apprezzato e conosciuto in quella località, sia per il suo lavoro pubblico sia per l’aiuto che dava ad una comunità di anziani della zona. Proprio la comunità con cui collaborava ha dedicato questo pensiero all’uomo: “Nessuno, purtroppo, si è accorto della sua assenza alla fine della battuta. Vivendo da solo ogni sera svolgeva il suo turno di volontario della Misericordia presso il Centro Accoglienza Anziani, dove poi consumava la cena insieme agli anziani ospiti”
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