Era molto amato dagli studenti dell’Università di Houston, in Texas, che lo consideravano una piccola mascotte. Era uno scoiattolino molto socievole con la coda bianca e che aveva eletto il Campus universitario a sua residenza.
Lo scoiattolo è venuto a mancare a metà marzo. Il suo corpo senza vita è stato trovato da alcuni studenti che hanno utilizzato la pagina ufficiale dell’università per annunciare la sua perdita, per cause naturali.
Una piccola leggenda che si lasciava avvicinare dai ragazzi con i quali interagiva e forse in parte contribuiva ad alleggerire il loro stress durante la sessione degli esami. “Era diventato parte del campus, era diventata una tradizione e chi lo incontrava prima dell’esame era certo di aver un buon voto”, racconta uno studente.
Per tre anni, quello scoiattolino con la punta della coda bianca ha regalato tante emozioni agli studenti che hanno così deciso di realizzare e dedicargli un piccolo memoriale. In tal senso, è stato chiesto il permesso alla direzione dell’Università e avviata una raccolta fondi su GoFundMe per poter fare una “tomba” di tutto rispetto al tenero scoiattolo in modo che le future generazioni di studenti possano specchiarsi e godere della sua presenza: “Sarebbe un omaggio a quello che ha rappresentato e significava per noi”, sottolineano i promotori della raccolta fondi.
Per molti potrebbe rappresentare un semplice scoiattolo, per altri forse, “coda bianca” ha significato molto di più, un conforto, un briciolo di gioia in una giornata uggiosa, riuscendo a donare il sorriso e la speranza a chi cercava un po’ di conforto. E’ quel legame intimo e misterioso che s’instaura con la natura, che ci regala la bellezza e il volto più bello dell’essere parte di un tutto molto più grande. E’ nel infinitamente piccolo che ritroviamo l’infinito di qualcosa di più grande che governa il tutto. Esempi come questo ne sono la prova e difficilmente quel sentimento che scaturisce da queste emozioni che ci regalano creature indifese possono ingannarci.
In altri casi sono stati dedicati dei memoriali a piccoli esseri che hanno contribuito a rendere le giornate più belle con la loro presenza, come Tombil, il gatto randagio amato dai residenti di un quartiere di Istanbul in Turchia oppure il caso di Hachiko, il cane che ha aspettato per anni il ritorno del suo padrone, sui binari di una stazione del treno a Tokyo.
ECCO L’ANNUNCIO SULLA PAGINA UFFICIALE DELL’UNIVERSITA’
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