Muore di rabbia per il morso di un gatto nel viaggio in Marocco, scatta l’allerta sanitaria
E’ tornato da un viaggio in Marocco ed è morto poco dopo per la rabbia. Un uomo inglese ha fatto scattare l’allerta sanitaria nel Regno Unito dove la rabbia è stata debellata, anche se tra il 2000 e il 2017 sono morte 5 persone dopo aver contratto la malattia all’estero.
Secondo quanto si apprende, l’uomo sarebbe stato graffiato da un esemplare, probabilmente affetto da questa infezione.
Alla luce di questo caso, le autoritĂ , preoccupate su una possibile diffusione della rabbia, hanno diramato alcune indicazioni alla popolazione su misure igeniche e comportamenti da tenere, nel caso in cui vi sia il rischio di essere entrati in contatto con un animale portatore di rabbia in paesi esteri.
“Chiunque sia stato morso, graffiato o leccato da un animale in un paese dove sia presente la rabbia, o abbia avuto un contatto diretto con un pipistrello in Inghilterra, dovrebbe agire immediatamente lavando la ferita o il sito di esposizione con abbondante acqua e sapone e rivolgersi subito a un medico”.
Riferiscono le autoritĂ .
Viene ricordato che le prime 24 ore del contagio sono cruciali per un discorso di vita e di morte. Infatti, nel caso in compaiano i primi sintomi è impossibile salvare il paziente in quando la rabbia colpisce l’apparato neurologio e anche se esistono dei vaccini ad oggi non è ancora stata trovata una cura.
La rabbia è presente in 150 paesi, per lo più quelli in via di sviluppo. Secondo i dati, ben 59mila persone ogni anno muoiono di rabbia, soprattutto le fasce di popolazione che non hanno un’assistenza sanitaria. Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) riferisce che il 95% dei casi di rabbia si verificano in Africa o in Asia e nel 99% a causa di morsi di cane.
Tuttavia, qualsiasi mammifero può essere portatore del virus della rabbia, i pipistrelli sono la specie più pericolosa in tal senso.
C.D.
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