La cucciola di Beagle diventato un simbolo in tutto il mondo
Proprio in questi giorni, diversi attivisti del Fronte animalista, del Meta (Movimento etico tutela animali e ambiente), dell’Avi (Associazione vegani italiani) e del Leal (Lega antivivisezionista) ha manifestato per la chiusura dell’allevamento Bettinardi situato nella frazione Alzate nel comune di Momo, in provincia di Novara (Piemonte).
Una protesta mirata a fare chiudere l’allevamento di animali e cavie destinate alla sperimentazione clinica e alla vivisezione. Valerio Vassallo del
Meta Biella in questa occasione aveva ricordato come “la protesta di massa ha permesso di liberare i cani beagle nel lager di Green hill. La stessa liberazione può essere realizzata anche ad Alzate di Momo”.
In base ai dati, purtroppo, la vivisezione continua ad essere una realtà atroce di cui è complice il nostro sistema.
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Molti animali destinati alla sofferenza vengono allevati per essere sottoposti alle peggiori torture.
Non solo cavie ma anche scimmie o cani, soprattutto beagle sono in questo modo condannati.
Vita, è stato il simbolo della lotta contro l’allevamento di Green Hill. L’allevamento di beagle destinati alla sperimentazione animale che a Montechiari in provincia di Bescia è stato chiuso grazie alle proteste animaliste.
La dolce beagle era solo una cucciola di 4 mesi quando venne liberata nel corso di una straordinaria mobilitazione che portò il 28 aprile del 2012 a liberare 300 esemplari di beagle.
La foto di Vita, la cucciola di beagle che passa tra le mani degli animalisti attraverso il filo spinato ha fatto il giro del mondo, diventando un simbolo.
La Procura della Repubblica di Brescia aveva affidato alle associazioni denuncianti Lav e Legambiente la custodia giudiziaria dei cani e l’avvio della procedura d’affido.
Vita venne affidata ad una famiglia nel Piemonte. Mentre molti esemplari in pessime condizioni di salute furono trasferiti nelle cliniche veterinarie.
Dopo la protesta, nel marzo 2014, viene promulgato un decreto legislativo che vieta in Italia l’allevamento di cani, gatti e primati da laboratorio, come anche effettuare esperimenti su scimmie antropomorfe (scimpanze’, oranghi, gorilla, gibboni, bonobo), effettuare esperimenti per la produzione e il controllo di materiale bellico, effettuare esercitazioni su animali per la didattica, ad eccezione dei corsi universitari per la medicina veterinaria e dal 1° gennaio 2017 il divieto di riutilizzare animali in esperimenti con livello di dolore grave così come i test di droghe, alcool, tabacco e per trapianti di organi animali. (Decreto Lgv n. 26 del 4 marzo 2014) Purtroppo in molti casi, come ricordato da Michela Kuan, responsabile vivisezione Lav, vengono consentite ancora oggi deroghe al riguardo.
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Purtroppo, dopo 7 anni, Vita è venuta a mancare a causa di una malattia. Secondo quanto viene riferito si tratta del secondo esemplare tra quelli liberati che si sono ammalati e sono morti di tumore o epilessia.
La morte della cucciola è stata ricordata da tutti.
“Vita rimarrà nella storia della liberazione animale e nei cuori di tutti. Anche lei come il cucciolo con le orecchie al vento, immortalato in un’altra famosa foto, sarà testimone di un momento di intelligente strategia e straordinaria unione”, ha ricordato Leal.
La padrona ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno espresso affetto per la beagle, rispondendo ai commenti, con una fotografia di Vita, da adulta.
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C. D.
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