Da qualche ore a questa parte è morta Nerina, la gatta che “occupava” i gradoni del Colosseo con molta eleganza e sicurezza. Tanti utenti l’hanno salutata, attraverso i social, per l’ultima volta. Era un simbolo di uno dei più importanti monumenti di Roma.
Ogni tanto qualcuno se ne va. Purtroppo (o per fortuna, ma giusto per fare spazio ad altri) è la giostra della vita. Parliamo dunque della morte, quella nostra “parente alla lontana” che nessuno ormai menziona più. Sembriamo essere diventati tutti immortali, come gli dèi, ma dèi non siamo affatto. Allora, tanto vale ricordare che potremmo vivere lasciando un segno, perché prima o poi dobbiamo andare, tutti, chi prima o chi dopo. Com’è successo a Nerina, la gatta simbolo del Colosseo. All’interno di uno dei monumenti più importanti di Roma e d’Italia, lei ci viveva, padroneggiava la struttura e non mancava mai ai grandi appuntamento. Ora, a mancare, per sempre, è proprio lei. Molti utenti la salutano con i vari commenti social.
Un tempo campo di spettacolo e di battaglia, ove tanti gladiatori, con il pubblico che aveva la bava alla bocca, hanno perso la vita. Parliamo del Colosseo, l’anfiteatro ora diventato simbolo di Roma, visitato da milioni di turisti (quando ancora si poteva viaggiare). Visitato da tutti, abitato da nessuno. Anzi, sì. L’unica inquilina era proprio la gatta Nerina.
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Chiamata così per il suo colore nero, era a tutti gli effetti una “cittadina onoraria” del monumento in questione. Col tempo si era stanziata all’interno dell’anfiteatro e ci faceva visita tutti i giorni, soprattutto quando i raggi del sole “colpiscono” i gradoni e il relax è assicurato. Quello che un tempo era campo di battaglia, per Nerina era diventata una casa.
Da qualche mese era stata colta da una leucemia. Ha resistito fino a quando ha potuto, poi si è lasciata andare. Ora, ancora di più di prima, rimane un vero simbolo per lo stesso Colosseo e per tutti coloro che continueranno e ricominceranno a visitare questa importante struttura dell’antica Roma. Lei, d’altronde, non aveva mai mancato i grandi appuntamenti. C’era quando nella capitale venne Obama, allora presidente degli Stati Uniti d’America. C’era, anche, quando ci fu l’incontro tra Francesco Totti, simbolo di Roma, e Russell Crowe, protagonista del film Il Gladiatore. E anche quando il principe Harry si recò all’interno della struttura.
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Insomma, una presenza fissa, tant’è che Barbara Nazzaro, direttrice tecnica dell’area, le aveva fatto mettere al collo un collarino con su scritto “Don’t touch me”, in italiano “Non toccatemi”, perché era molto elegante e sicura di sé, ma se troppo disturbata poteva anche mordere o graffiare.
Insomma, una vera regina, come hanno scritto tanti utenti dei vari social network. Alcuni hanno commentato così la sua morte: “Se ne va per sempre una vera regina, di Roma e del mondo animale”. Altri, invece, hanno evidenziato il passaggio: “Buon ponte e buon arcobaleno amica nostra, che il viaggio ti sia leve”. Ciao Nerina. E grazie per aver custodito il vero e unico tempio di Roma. Ora sei nella storia anche tu!
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