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Monumenti dedicati al cane: un omaggio alla fedeltà

Monumenti e sculture dedicati al cane

In tutto il mondo è stato reso omaggio al cane. Sculture o monumenti collocati in alcune città in ricordo dei cani che si sono distinti per la loro fedeltà e lealtà al fianco dell’uomo.

Cani eroi nella guerra o nei soccorsi come ad Amatrice; cani fedeli che hanno aspettato il ritorno del padrone per anni, al bordo di una strada. Monumenti dedicati anche al cane randagio, abbandonato o maltrattato per ricordare la crudeltà di cui sono vittime.

Le sculture e i monumenti dedicati ai cani sono sparsi in tutto il mondo tanto che è stato creato anche uno strumento di Google Earth dove visitare i monumenti dei cani in diversi paesi.

Ecco una piccola selezione dei monumenti dedicati al cane in Italia e in tutto il mondo.

Monumenti dedicati ai cani in Italia

Monumento al cane Fido

In Piazza Dante a Borgo S. Lorenzo, si trova il monumento al cane Fido. Un cane fedele che ha aspettato il padrone per anni. Il cane fu trovato da Carlo Soriani, un operaio. Era ferito in un fosso. Carlo lo prese e lo portò a casa, per curarlo. Fido guarì e stabilì un legame molto forte con Carlo tanto che tutte le mattine lo svegliava alle 5.30 e lo accompagnava alla fermata del bus alle Fornaci Brunori di Borgo San Lorenzo dove lo aspettava anche ogni sera al rientro. Il 30 dicembre 1943, Carlo rimase vittima di un bombardamento alleato su Borgo San Lorenzo. Fido lo attese, come ogni sera per oltre 14 anni fino alla  sua morte avvenuta l’8 giugno 1958. Ogni giorno, in tutti quegli anni, Fido lasciava la propria cuccia per andare alla fermata. Il suo corpo è stato sepolto accanto al cimitero di Luco, poco distante dal suo amato padrone.

>> Fido, l’Hachiko italiano: per quattordici anni ha continuato ad aspettare il suo padrone

Cani eroi di Amatrice

Dopo i tragici terremoti che nel 2009 hanno colpito l’Aquila e nel 2019, Amatrice, il ruolo dei cani da soccorso è stato fondamentale per ritrovare i superstiti sepolti dalle macerie. In ricordo dell’opera di questi cani che si dedicano con lealtà al soccorso, è stato eretto  a Ghedi (Brescia), un monumento dedicato ai cani da soccorso. Una statua che rappresenta i cani mentre fiutano sotto le macerie per trovare le vittime del terremoto. Purtroppo, il monumento è stato vandalizzato.

>> Il cane continua ad essere il migliore amico dell’uomo
>>Una statua per ricordare Camilla, l’eroina di Amatrice
>>Muore a 13 anni Scott, il cane eroe che soccorse Amatrice

Angelo, per non dimenticare

Nel quartiere di Monteverde a Roma, è stata dedicata una statua di bronzo per ricordare Angelo, il cane torturato e ucciso a Sangineto in Calabria. Il monumento alla vittima indifesa della crudeltà umana è stata inaugurata ieri nell’area cani del parco Ravizza, a Monteverde.

La statua, realizzata dall’artista Alessandro Di Cola, vede il cane in tutta la sua bellezza e fierezza, con una grande targa che riporta il suo nome.

>> Sangineto: condannati a 16 mesi di reclusione per l’uccisione di Angelo, ma non andranno in carcere
>>Angelo, il cane vittima di crudeltà in un cortometraggio che rende omaggio ai randagi

Snoppy, Livorno

La statua di SNOOPY, inaugurata il 4 febbraio 2018 a Livorno è collocata nel parco più bello della città: Villa Fabbricotti. La statua realizzata in bronzo dall’artista Alessandro Di Cola, già autore della scultura di Angelo.  SNOOPY venne ucciso il 4 Agosto 2015 senza motivo con un colpo di carabina mentre si trovava in silenzio affacciato alla porta finestra di sala. La padrona ha lottato per anni affinché Snoopy non fosse dimenticato e per tutti gli animali uccisi crudelmente  dall’uomo nell’indifferenza e nel silenzio. Promotrice di numerose iniziative per sensibilizzare sul tema del rispetto e amore per gli animali tra le quali la scultura dedicata a Snoopy e per fare capire la necessità di innalzare le pene per i crimini commessi contro gli animali e che la violenza su di essi, è propedeutica alla violenza sugli umani. “Non esiste una violenza di serie A e una di serie B”, conclude la padrona di Snoopy.

Leggi>> Una statua per ricordare Snoopy, vittima della barbarie umana
>> Snoopy, il suo assassino se la cava con la messa in prova

Monumento di Camogli

A Camogli, in Liguria si svolge ogni anno, il premio fedeltà dedicato ai cani. Nel piazzale della chiesa di San Rocco è stata dedicata una scultura al cane in omaggio alla suo ruolo al nostro fianco.

>>Premio Cani fedeli, Camogli 2019: le più belle storie

Monumenti dedicato ai cani all’estero

Bobby, il cane Skye Terrier di Edimburgo

A Edimburgo, viene ricordato un cane di nome Bobby, di razza Skye Terrier,  che è stato al fianco dell’agente di polizia John Gray, morto nel 1858, di tubercolosi. Dopo la morte di John, sepolto nel Cimitero Greyfriars, il cane non si allontanò più dalla tomba, per ben 14 anni. Bobby, conquistò i cittadini che si presero cura di lui, fino al 1872, fino a quando anche il cane morì. In ricordo di Bobby, sono state erette diverse sculture in onore di Bobby, a Edimburgo: nella parte sud del Ponte George IV, sulla sua tomba nel Cimiterio di Greyfriars mentre il suo piatto e il suo collare sono esposti nel Museo di Edimburgo.

Nello e Patrasche ad Anversa

Di fronte alla Cattedrale di Anversa, in Belgio, è stata eretta una scultura Nello e Patrasche che rappresenta un giovane con il suo cane, ricoperti dalla pavimentazione. L’opera è stata realizzata dall’artista locale Batist “Tist” Vermeulen, che si è ispirato ai protagonisti di “A Dog of Flanders”, un romanzo del 1872 che si svolge a Hoboken e ad Anversa.
Nello è un orfano che diventa amico di Patrasche, un cane abbandonato. Entrambi si sostengono ogni giorno sopravvivendo per la strada e visitando la città. Un omaggio al legame che unisce le persone ai cani.

Hachiko, la fedeltà del cane a Tokyo

Impossibile non ricordare la fedeltà di un cane diventato famoso in tutto il mondo. All’uscita della stazione di Shibuya in Giappone, è stata eretta una scultura in ricordo di Hachiko. Un bellissimo Akita Inu, adottato nel 1924 da Hidesaburō Ueno, professore all’Università di Tokyo. Hachiko, ogni giorno, alla stessa ora, andava alla stazione ad aspettare il ritorno dl padrone. Purtroppo, nel maggio del 1925, Ueno morì per un’emorragia celebrale all’Università e non fece ritorno. Da quel giorno, per ben 9 anni, Hachiko ha continuato ad andare alla stazione per aspettare il suo amato padrone. Hachiko morì nel 1935. Il suo corpo è conservato al Museo dell Scienze.

A distanza di quasi un secolo, in ricordo di Hachiko, l’Università di Tokyo ha realizzato una scultura nella quale, Hachiko si è finalmente riunito al suo padrone per l’eternità.

Mosca, il cane fedele che aspetta il padrone

All’incrocio della strada Lev Jashin a Mosca, è stata inaugurata una scultura dedicata ad un cane e alla sua fedeltà. Per sette anni ha aspettato il ritorno dei suoi padroni proprio nel luogo in cui sono morti in un incidente stradale. I cittadini lo hanno soprannominato Costantino che significa “fedele, costante”. Il comune ha poi deciso di dedicare una scultura a questo straordinario cane, in ricordo della sua devozione.

Leo in Serbia

Leo era un dolce bassotto che viveva circondato dalla sua famiglia a Pancevo, cittadina vicino a Belgrado in Serbia. Amava stare al fianco dei suoi padroni, anche in auto, sul sedile posteriore dell’auto per accompagnarli a fare la spesa. Un giorno, un grosso mastino ha aggredito una bambina sul marciapiede di fronte al giardino di casa di Leo. Il dolce bassotto, per istinto, è scappato dal giardino, per difendere la bambina, lanciandosi addosso al grosso cane. Purtroppo, Leo non ha avuto scampo ed è morto per le ferite riportate.

La città di Pancevo non ha dimenticato il gesto eroico di questo bassotto, al quale ha reso omaggio, dedicandogli una scultura in bronco, in prossimità di un parco gioco per bambini. Un modo per ricordare che il cane insegna ai bambini valori come l’amicizia e il sacrificio. Sulla targa vi è la scritta: “Dedicata a tutti i piccoli eroi con un grande cuore”.

>> Un monumento per Leo: il piccolo, ma grande bassotto che salvò la vita ad una bambina

Monumenti ai cani randagi a Città del Messico

A città di Mexico è stato eretto un monumento dedicato ai cani randagi. L’opera è stata promossa da Milagros Caninos (canili) in collaborazione don Tlalpan.

Il monumento reca una scritta commovente:
La mia unica colpa è quella di vivere nelle strade o di essere stato abbandonato.
Non ho chiesto di nascere e nonostante l’indifferenza e le botte che mi puoi dare, l’unica cosa che chiedo è un briciolo del tuo amore.
Non voglio più soffrire, sopravvivere in questo mondo è orribile.
Aiutami per favore,
Il randagio

Barry

Barry (1800–1814) è un cane San Bernardo usato come cane da soccorso nelle Alpi, nei pressi del rifugio del Grand-Saint-Bernard, alla frontiera tra l’Italia e la Svizzera. Ha salvato oltre 40 persone durante il servizio. E’ morto all’età di 14 anni e il suo comporto è stato impagliato ed è ora conservato nel Museo di Storia Naturale di Berna, in Svizzera.

In ricordo di Barry è stata eretta un monumento ad Asnières-sur-Seine in Francia.

Il cane di Youri Nikouline

Youri Nikouline è stato uno dei più grandi clown e attori comici della Russia. Nato nel 1921 e morto nel 1997 a Mosca. In ricordo del suo straordinario talento, è stato eretto un monumento funebre nel quale Youri appare con un cane al suo fianco.

Cani nella Guerra


Sull’isola di Guam è stata dedicata una scultura in ricordo dei 24 cani uccisi durante la guerra contro il Giappone. Il monumento rappresenta Kurt, un dobermann è stato il primo cane a morire, ucciso da una granata giapponese. Sulla lapide sono stati riportati i nomi dei cani morti, con la scritta “Sempre fedeli. 25 cani della marina che hanno donato la loro vita per liberare Guam. Hanno fatto le sentinelle, i messaggeri, gli scout. Hanno esplorato le caverne, individuato le mine e le trappole”.

Il War Dogs Memorial della March Air Force Base, a Riverside, In California.


Memoriale dedicato ai cani militari delle forze americane che hanno onorato la bandiera americana per oltre 90 anni, a Bristol, in Pennsylvania.

>>Animali spie: ancora oggi usati contro il terrorismo
>>La mostra fotografica che racconta il contributo degli animali nella Grande Guerra

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C.D.

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