Jean Paul Gaultier vieta le pellicce dalle sue collezioni
Tempi duri per gli allevatori di animali da pellicce. Nel settore della moda, i grandi stilisti hanno detto no allo sfruttamento e all’uccisione di animali per la realizzazione di capi di abbigliamento.
L’ultimo grande protagonista delle passerelle dell’alta moda, il genio incontestato per il suo estro, Jean Paul Gautier ha annunciato che dalla prossima collezione non proporrà più capi con pellicce.
Gautier ha infatti dichiarato durante un’intervista televisiva di trovare “deplorevole” che gli animali siano uccisi per la loro pelliccia.
Soddisfazioni espresse da Mimi Bekhechi, direttore delle campagne internazionali di Peta. “E’ un segno che i tempo stanno cambiando”, ha commentato Bekhechi.
Gautier si unisce agli altri grandi stilisti che avevano rinunciato alla pelliccia nelle loro collezioni, tra i quali Gucci, Versace, Galliano, Armani, Ralph Lauren, Michael Kors, Vivienne Westwood o Stella McCartney .
Bekhechi ha poi ricordato che la maggior parte delle persone in tutto il mondo non vuole più indossare pellicce di animali che sono stati crudelmente sfruttati. “Ingabbiati, fulminati, colpiti a morte o catturati in trappole d’acciaio, lasciati morire lentamente e dolorosamente come i coyote uccisi per le giacche Canada Goose”. Denuncia Bekhechi.
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Intervista di Gautier:
Recentemente anche Burberry ha annunciato prima della stagione delle sfilate londinesi che non avrebbe incluso le pellicce nella sua collezione.
Restano ancora alcune case di moda come Fendi, Balenciaga, Louis Vuitton e Marc Jacobs che continuano ad inserire la pelliccia nei capi d’abbigliamento.
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