I militari italiani impegnati in Kosovo, oltre a svolgere i compiti assegnati dalla Nato, si sono messi a servizio dei randagi e hanno aiutato 30 cani
Hanno aiutato 30 randagi, cani che non avevano una possibilità: i militari italiani presenti in Kosovo non svolgono solo missioni di soccorso ai civili e di vigilanza, ma si sono dati da fare anche per aiutare gli amici a quattro zampe in difficoltà. In particolare, si parla del personale del Comando Regionale Ovest della Kosovo Force, che è intervenuto in sinergia con alcuni veterinari locali.
Nel paese balcanico, infatti, sembra che il fenomeno del randagismo sia estremamente diffuso. Specialmente nelle municipalità di Decane e Junik, dove i nostri uomini hanno conteggiato un elevato numero di cani e gatti senza un tetto. Cuccioli da aiutare, cui hanno pensato.
I soldati italiani di base a Belo Polje hanno infatti constatato una carenza nella sensibilizzazione della popolazione al tema degli animali abbandonati. Così, si sono rivolti alle autorità del luogo per capire come poter intervenire al meglio per dare una mano ai quattro zampe in difficoltà.
Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa Italia, ha dichiarato a tal proposito: “Le amministrazioni locali si sono mostrate disponibili e aperte al confronto con i nostri militari e hanno chiesto supporto nella messa a punto di un progetto a lungo termine che possa fronteggiare il fenomeno, in collaborazione con le associazioni animaliste locali e internazionali, tra cui la nostra, i servizi veterinari locali e le organizzazioni agricole“.
Nell’attesa di definire un piano duraturo i militari italiani del Comando Regionale Ovest Kfor non sono rimasti con le mani in mano: i soldati hanno stanziato dei fondi a favore di alcuni consorzi veterinari del luogo. Questo per permettere loro di incentivare sterilizzazioni e vaccinazioni degli animali di strada nelle municipalità di Decane e Junik.
Il progetto è stato realizzato dal 5° Reggimento Artiglieria terrestre “Superga” grazie a degli appositi fondi stanziati dal Ministero della Difesa. Con quei soldi, oggi sono stati sterilizzati alcuni cani randagi, circa trenta. Ovviamente, tutti i quattro zampe sono anche stati vaccinati contro le più comuni infezioni che potrebbero contrarre. Tutto grazie alle forze armate italiane, che hanno dimostrato nuovamente di avere a cuore tutti i più deboli, anche quelli pelosi.
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Matteo Simeone
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