Il caporale Jeff DeYoung è stato dispiegato in Afghanistan con il cane Cena, esperto nella ricerca di mine antiuomo, che poi ha adottato nel 2014. A metà luglio, Jeff ha scoperto che Cena aveva un cancro osseo e poche settimane da vivere. Nei giorni scorsi, è arrivata invece la terribile notizia che Cena non c’è più: il cane soldato è stato sepolto con onori militari. Il sergente veterano Phil Weitlauf ha sottolineato che è stato deciso di dar vita a un’apposita area per la sepoltura dei cani soldato. Questo perché “dobbiamo onorarci e mostrare il nostro rispetto per quello che hanno fatto per noi”.
Quindi ha aggiunto: “Bisogna capire che il legame tra un soldato e il suo cane, è sopra ogni cosa. Abbiamo realizzato il Michigan War Dog Memorial per una ragione, per onorare tutti i canini che ci servono e proteggono. Se ci fate caso, è un cane militare che ha salvato migliaia di vite sul campo di battaglia, il cane della polizia che salva le nostre comunità e protegge i loro compagni, i cani di ricerca e salvataggio che trovano i nostri bambini e gli anziani dispersi”. All’ultimo addio a Cena ha partecipato, molto commosso, anche il suo compagno di ventura, Jeff DeYoung.
Nelle scorse settimane, vi avevamo raccontato di David Herrera e del cane Kash. I due, per sette mesi sono stati praticamente inseparabili sul fronte della guerra in Afghanistan, che va avanti da ormai 16 anni. Tra loro era nato un legame perfetto, come ha spiegato lo stesso veterano dei marines in un’intervista: “Il mio cane stava con me ventiquattr’ore al giorno. Combatteva con me, eravamo inseparabili. Stare con lui migliorava il mio stato d’animo”.
I due sono poi tornati a casa nel 2011 e si sono di fatto separati. David Herrera è andato in California, mentre Kash ha iniziato a prestare servizio per un altro soldato. Sottolinea il reduce dal conflitto afghano: “Pensavo che non lo avrei mai più rivisto ed è stata dura non poterlo adottare al ritorno in patria, e non averlo più al mio fianco”.
A un certo punto, anche Kash è potuto tornare definitivamente a casa e godersi la pensione. Così David Herrera è andato subito a fargli visita, anche se senza troppe pretese. Non si vedevano da quasi sei anni e il cane era parzialmente cieco. Ma i legami tra cani ed esseri umani sono più forti del tempo che passa. Kash ha riconosciuto subito il suo vecchio compagno: “In verità sono una persona che cerca di non mostrare agli altri le mie emozioni, ma stavolta avevo bisogno di vederlo. E’ stato un incontro stupendo”.
Ha commosso tutti anche la storia del soldato Kyle Smith e del suo cane Bodza al servizio della Air Force degli Stati Uniti. Un pastore tedesco straordinario addestrato per individuare gli esplosivi e con il quale Smith ha condiviso delle missioni in Iraq, Kirghizistan e Kuwait. Bodza è andato in pensione nel 2012 e Kyle Smith l’ha accolto in casa. Purtroppo, nel 2016 è stato diagnosticato una mielopatia degenerativa a Bodza che lentamente ha iniziato a paralizzare gli arti posteriori.
Si è dovuti ricorrere così alla soppressione del povero cane e il giorno è stato fissato nell’ultima settimana di Febbraio 2017, presso la Clinica Vet Fort Bliss a El Paso, in Texas. Per dire addio a Bodza è stata organizzata anche una cerimonia militare dell’Air Force. Smith fino all’ultimo ha tenuto Bodza tra le sue braccia per poi abbracciarlo, salutandolo per l’ultima volta.
In precedenza vi abbiamo raccontato di Airys, una cucciola di pochi mesi che apparteneva ad un branco di cani randagi. Venne trovata nei pressi di una base dell’aeronautica americana in Iraq. La cagnolina conquistò l’animo di due piloti, tra i quali Nick Pierzchalski di Spring Hill. Questi tornando da un giro di ricognizione, dopo l’atterraggio, vide quell’adorabile cagnolina avvicinarsi a lui.
Il soldato tornò negli Stati Uniti, ma non si era dimenticato della sua amica e ha avviato una procedura di adozione internazionale per poterla portare a casa sua. Attraverso un’associazione internazionale la Spca International, Nick è riuscito ad adottare la piccola Airys. La cagnetta è stata presa in cura dall’associazione che ha provveduto ai vaccini e alla quarantena di due mesi necessaria per il suo trasferimento. A distanza di quattro lunghi mesi, Airys è arrivata finalmente a destinazione e Pierzchalski ha potuto riabbracciarla.
Non sono vicende rare: in Ucraina, lo scorso anno, alcuni soldati avevano raccontato come trovassero conforto con i randagi e i gatti diventati una fonte contro la depressione. Non solo i cani sono stati impiegati nella pet therapy per aiutare i soldati ad uscire fuori dai traumi della guerra. Nel 2015, è passata la legge negli Usa con la quale fu chiusa una lunga battaglia contro un’ingiustizia. Ovvero i cani da servizio potevano finalmente rientrare con i soldati. Fino ad allora, i cani che avevano servito il paese in territori di guerra, restavano nel paese. Qui venivano stipati in delle strutture fino alla loro morte e nei peggiori dei casi, venivano soppressi sul posto.
GM
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