Il micio Max accusato di aver aggredito una donna. E’ successo a Trieste e riguarda un micio amato da tutti
La città di Trieste è avvolta nel giallo a causa di un’intricata vicenda che sta coinvolgendo un gatto di nome Max. Questo felino non si è mai mostrato aggressivo con nessuno. E’ sempre stato mansueto, gentile, ma un giorno una donna ha raccontato di essere stata aggredita proprio da lui. Ecco com’è andata.
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Ci troviamo al Parco del castello di Miramare a Trieste. In questa meravigliosa location vive da 16 anni il gatto Max benvoluto da tutti i cittadini residenti. Il felino è affiancato da altri suoi amici a quattro zampe che vivono in totale tranquillità e senza recare fastidio a nessuno dei presenti. Un giorno però qualcosa è cambiato.
La donna ha raccontato di essere stata aggredita da Max mentre stava passeggiando con il suo bulldog francese di taglia piccola. Tutto ha avuto inizio quando la signora ha portato il suo cane a bere alla fontana del parco. Ad un tratto, quando entrambi stavano per percorrere la via del ritorno hanno visto procedere verso di loro il grosso micio. La donna si è accorta che il felino aveva lo sguardo verso Achille e preoccupata per la sua reazione ha allontanato il suo cagnolino. “Ho tentato di mandarlo via e ho messo il cagnolino dietro alle mie gambe per proteggerlo” ha affermato la donna. Dopo un pò, la signora ha raccontato che il micio si è scagliato su di lei, ricoprendola di morsi e di graffi che l’hanno fatta finire al pronto soccorso.
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La vicenda però, al contrario di quello che si pensa, non ha attirato consensi a favore della donna ma a favore del micio! A tal proposito, i triestini hanno creato una petizione per fare in modo che il felino non subisca alcun maltrattamento e resti a casa propria. La richiesta è stata già firmata da cinquemila persone un gesto che testimonia il grande affetto che gli abitanti nutrono per lui. La donna considerando la questione ha pensato di procedere per vie legali, affidandosi ad un avvocato. A quel punto, i cittadini per assicurarsi della salute del piccolo hanno collocato Max in un’abitazione temporanea. Nel frattempo, anche la direzione del Museo ha provveduto a tenere il micio lontano dalla struttura per la sicurezza dei visitatori. Tuttavia, la vicenda non appare ancora del tutto chiara perché dalle visite mediche è emerso che il felino non ha dimostrato alcun sego di aggressività verso i presenti. Inoltre, secondo le statistiche, a partire dal 2017 è stata fatta solo la denuncia della donna per l’aggressività del felino. Quindi ci sono molti punti oscuri sui quali fare luce che ci aiuterebbero a comprendere meglio la situazione. In attesa di ulteriori chiarimenti, ciò che conta è che sia la donna che il micio stiano bene. Un caso misterioso che merita di avere una verità definitiva.
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Benedicta Felice
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