Associazioni contro un cittadino, a Mesagne, che ha lamentato la presenza dei felini all’interno del cimitero
Si dice che “il mondo è bello perché vario” e non essendo tutti uguali, c’è a chi piacciono gli animali e a chi proprio no. Non è una colpa ovviamente, non tutti abbiamo gli stessi gusti. Il problema potrebbe insorgere quando si muovono delle pretese, trovandosi ovviamente chi non la pensa come noi a controbattere con foga e passione le nostre idee.
Ci sono alcune situazione nelle quali bisogna schierarsi e capire da che parte stare. Così un cittadino di Mesagne, porta avanti la sua battaglia di allontanare dal cimitero i gatti che lo abitano, chiedendo per loro un gattile apposito dove poter passare il proprio tempo.
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Mesagne, provincia di Brindisi, Puglia, è scenario di un’accesa diatriba tra un cittadino e le associazioni alle quali proprio non piacciono le sue richieste. L’uomo, lamenta la vita dei felini all’interno del cimitero di Mesagne, asserendo che le feci e gli odori che lasciano siano poco igienici e fastidiosi, e che con i loro miagolii venga coperto il suono delle campane a morto, senza contare che la loro presenza disturberebbe il riposo dei defunti.
Così chiede al comune la nascita di un gattile dove poter far vivere tutti i felini, avendo così anche personale che si prenda cura di loro. Assolutamente in disaccorto ci sono le associazioni, “Micetti di Brindisi” e l’Aidaa, che con i loro rappresentati A.B. presidente della prima, e L.C. presidente della seconda, rilasciano un comunicato stampa congiunto nel quale spiegano il perché del loro disappunto.
Affermano di come abbiano già ricevuto in passato strane richieste o lamentele, ma che secondo loro questa le superi tutte, in quanto la proposta richiederebbe il prendere gatti liberi venendo meno a due leggi italiane, quella che prevede il reato di maltrattamento per quanto riguarderebbe l’eventuale cattura, e quella che vede riconoscere il diritto dei gatti di vivere una vita in libertà.
“Era capitato di leggere proteste strane e strampalate contro gli animali ma non fino a questo punto” le parole delle associazioni “e il cittadino chiede la cattura dei gatti liberi” spiegando nel dettaglio quali leggi verrebbero infrante “istigando quindi l’amministrazione comunale a commettere reato di maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice penale” e la successiva “oltre che a violare la legge 281/91 che riconosce il diritto alla vita libera dei gatti“.
La parte più importante per loro, che li lascia nello sconcerto, sarebbero le motivazioni che il cittadino ha fornito. “Se uno preferisce le campane a morto ai miagolii dei gatti forse dovrebbe farsi qualche domanda” commentano così l’accusa dell’uomo verso i miagolii dei gatti che coprirebbero il rumore delle campane e che sarebbero fonte di disturbo dei defunti che riposano nel cimitero.
Inoltre, aggiungono di come le colonie di gatti siano presenti anche in altri cimiteri italiani, come al Verano di Roma. Suggeriscono infine, un’alternativa dell’impiego dei fondi comunali per altre attività, come la sterilizzazione di questi gatti e l’inserire all’interno del cimitero delle strutture come casette con annessi punti di abbeveraggio e cibamento per i felini che abitano il cimitero.
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F.D.M
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