Situazione critica e tragica in Sudafrica dove la società sudafricana di protezione degli animali (Nspca) sta cercando di bloccare una gigantesca battuta di caccia che dovrebbe durare una settimana al Nord del Paese e nell’ambito della quale, centinaia di animali selvatici saranno abbattuti, tra i quali babbuini facoceri e antilope.
La battuta di caccia, alla quale partecipano una ventina di persona di nazionalità belga e tedesca, si svolge presso Alldays, nella provincia del Limpopo, su terreni privati. Secondo quando riferiscono dalla Nspca, gli animali sono attirati verso i cacciatori che si appostano su piattaforme di tiro costruite per l’occasione. Con l”ausilio di cani ma anche sirene, gli animali spaventati sono indirizzati a percorre un lembo di terra a portata dei cacciatori.
La Nspca ha reso noto di aver ottenuto un mandato, accordato da una corte di giustizia locale, grazie al quale gli ispettori dell’associazione possono recarsi nelle fattorie e controllare se vi siano atti di crudeltà che potrebbero dare modo alla società di denunciare gli organizzatori della caccia: “Le nostre squadre hanno ottenuto un mandato per avere accesso alle fattorie per i prossimi quattro giorni. State certi che faremo tutto il possibile per fermare questa caccia”.
Ieri sono stati uccisi ben 18 esemplari. Con grande rammarico la portavoce di un’altra associazione, la Ban Animal Trading South Africa (BAT), Smaragda Louw ha sottolineato che “non si tratta di una caccia, bensì di una messa in scena guidata da uomini e donne, assetati di sangue che si siedono e aspettano il passaggio di quei poveri animali pietrificati dalla paura”.
“Gli animali non hanno via di fuga mentre i cacciatori non possono garantire un tiro pulito con il quale dare una morte degna all’animale”, ha poi aggiunto la portavoce.
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