Un episodio estremamente spiacevole è successo a Torino in una sede Asl. Un uomo si era presentato in ambulatorio per svolgere una visita oculistica. Questa persona è un non vedente ed assieme a lui c’era anche il suo cane guida. Si tratta di un compagno necessario per poter compiere anche le più semplici attività quotidiane. Evidentemente però chi lavora in quel centro clinico non deve averla pensata così. Infatti il medico oculista ha liquidato l’uomo ed il suo cane guida con un lapidario: “Quella bestia qui non entra, avanti il prossimo”. L’uomo ipovedente ha anche provato a fornire delle spiegazioni, ma invano. Ha dovuto far capire che senza il quattrozampe non può muoversi. Tutto ciò però non ha portato a nulla. Di questa vicenda decisamente sgradevole e che mostra una insensibilità incredibile quanto immotivata ha parlato ‘Il Corriere della Sera’.
Il medico vieta l’accesso al cane guida, denunciato
Fuego, questo il nome del cane guida, è stato discriminato e non esistono altre parole. Il medico avrebbe anche detto “Questa qui è casa mia, non me ne importa nulla del cane”. Di fronte ad una situazione simile, il paziente si è trovato costretto a denunciare il dottore. Gli agenti di polizia sono giunti sul posto e hanno raccolto la denuncia dell’ipovedente. Questi ha segnalato una violazione della legge 37 del 1974 per la quale le persone con deficit fisici visivi hanno il diritto di accedere agli esercizi pubblici in compagnia del loro cane guida, e l’accesso a questi animali non può essere interdetto in alcun modo.
Ad ogni modo la visita oculistica non si è svolta. Tra l’altro non è la prima volta che a questa persona succede una cosa del genere: già quasi un anno fa, a marzo 2017, mentre era giunto nella stessa struttura per farsi prescrivere una ricetta medica, c’era stata una antipatica discussione a causa del suo cane. Ed una controversia che pure si poggia sullo stesso piano l’ha vissuta una donna di Trieste, anche lei affetta da problemi alla vista che la vedono costretta ad affidarsi ad un cane guida. Purtroppo però i tassisti della città giuliana sembrano fare a gara nel non accettare entrambi a bordo.
A.P.