Di storie di cani che hanno vissuto la loro esistenza tra quattro mura del canile vi abbiamo parlato diverse volte, ma questa di Maya è speciale. La cagnolina pesa sette kg, davvero pochi e appunto è praticamente nata in un canile. La sua piccola stazza non le è stata di nessun aiuto neanche da cucciola. Maya vive tra le grate, accudita da una volontaria e ha ormai tre anni, dunque è diventata adulta. Qualche tempo fa è arrivata una telefonata. Qualcuno finalmente voleva adottarla. Era una donna, disposta a farle da mamma e a farsi penetrare il cuore dalla piccola cagnolina.
Si apre l’iter per l’adozione, tutti sono contenti di questo. Maya finalmente sarà libera di lasciare quel box dove si trova da sempre e andrà a vivere in una casa vera. Tutte le attenzioni saranno finalmente per lei e non dovrà accontentarsi delle carezze della volontaria. Una favola a lieto fine? Purtroppo no, perché Maya è stata riportata indietro come un qualunque pacco postale. Il motivo lascia senza parole: “Maya è troppo timida per noi!”.
Chi l’ha adottata non ha avuto pazienza
Le volontarie del canile, di fronte a una motivazione del genere, non hanno neanche la forza di replicare. Così la cagnetta torna nel suo box e si rende conto di quanto sta accadendo. Su di lei scende un velo di tristezza. Chi l’ha adottata non ha avuto la pazienza di farla abituare ai nuovi ritmi, all’aria aperta e alle macchine. Non le ha dato il tempo di capire che quella casa era il suo nuovo rifugio e che sicuramente era più sicura del precedente. Quando un cane viene riportato nel box, non vive bene quel momento e ora viene lanciato un nuovo appello.
Infatti, Maya ha bisogno solo di pazienza e tanta intelligenza, di chi la protegga dal mondo e le insegni a viverlo. E’ una cagnetta talmente tenera e dolce che può essere trattata come una figlia. Vaccinata, microchippata e sterilizzata, Maya potrebbe aver bisogno anche di un altro cane già presente in casa, che le dia quella fiducia che in tre anni di vita nessuno le ha dato.
GM