Maxi salvataggio di una trentina di cavalli: tre esemplari erano già morti di fame

Maxi salvataggio di una trentina di cavalli: tre esemplari erano già morti di fame

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Un intervento incedibile mirato al salvataggio di una trentina di cavalli che la Fondazione animalista francese 30 Millions d’Amis ha portato a termine a fine ottobre, a seguito di una segnalazione del servizio veterinario del dipartimento del Gard che riferiva di una trentina di capi in pericolo, all’interno di un allevamento a Générac, vicino Nimes.

Tra gli esemplari vi erano ben diciotto adulti di razza Camarguais, ovvero della Camargue, regione a Sud del paese, otto puledri e un asino in condizioni allarmanti per la magrezza. I veterinari avevano constatato che i cavalli, erano abbastanza alimentati, era in una sorta di cachessìa ovvero una sindrome legata al deperimento fisico che comporta atrofia muscolare, debolezza e perdita significativa di appetito.

Sul posto i volontari hanno trovato una giumenta e un puledro già deceduti, resti di ossa di un toro e di un altro cavallo. Infatti, durante la perlustrazione nella tenuta dell’allevamento è stato anche ritrovato un altro cavallo morto per una caduta da un arfine da dove molto probabilmente stava cercando di passare per raggiungere un bosco dove trovare qualcosa da mangiare.

I cavalli sono stati trasferiti presso un centro, il Chem, che provvederà alla loro riabilitazione mentre gli esemplari in condizioni più gravi sono stati portati presso la sede più vicina della fondazione di Bardot e dell’associazione del Cavallo, in quanto non erano in condizione di sostenere un viaggio lungo. I volontari che hanno preso parte alle operazioni hanno riferito che nell’immediatezza i cavalli dovranno essere subito alimentati, considerando il decesso degli altri esemplari.

Al termine di tutta la vicenda, la stessa Fondation 30 Millions d’Amis ha annunciato di aver presentato una denuncia per “abbandono” di animali e che si costituirà parte civile al processo.

“Purtroppo questo tipo di abbandono è sempre più frequente. Oggi abbiamo oltre 450 cavalli sequestrati in pensione”, ha commentato un responsabile.

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