Massacro dei levrieri spagnoli, nuovo appello: “Fermiamo lo scempio”

Massacro dei levrieri spagnoli, nuovo appello: “Fermiamo lo scempio”

(CC-BY-SA-3.0)

Sono oltre 50mila gli esemplari di levrieri che vengono uccisi ogni anno in Spagna alla fine della stagione venatoria detta Temporada o durante le vacanze estive: il motivo è semplice e sta nel fatto che vengono considerati ormai animali inutili. I levrieri spagnoli detti galgos sono utilizzati per le loro straordinarie doti fisiche durante la caccia alla lepre, ma poi non vengono considerati dalla legislazione come animali domestici.

Sono invece considerati parte del bestiame, animali da lavoro, a differenza dell’Italia in cui questi cani sono tutelati come tutti gli altri. Anche la loro riproduzione è fuori controllo: vivono peraltro ammassati in baracche, chiusi in recinti freddi o addirittura al buio di buche scavate nella terra, gli viene dato il minimo indispensabile per sopravvivere. Il loro aspetto fisico conferma gli abusi dei quali sono vittime.

Quello che appare più sconcertante è appunto che vengano soppressi brutalmente: nelle provincie autonome di Andalusia, Estremadura, Castilla e Leon, ad esempio, vengono impiccati quando non sono più utili, seguendo un’usanza molto antica risalente a quando i contadini non potevano permettersi armi da fuoco. Il levriero veniva appeso con le zampe che sfioravano la terra, in modo che si dimenasse. In tal modo, moriva in modo lentissimo.

Per far fronte a questa orribile pratica, l’associazione ‘Salvalevriero Rescue’ ha promosso in Spagna una proposta di legge per mezzo della senatrice italiana Bonfrisco con l’intento di salvaguardare i galgos. La causa bipartisan è stata sposata anche dalla senatrice dem Silvana Amati. Nella petizione viene anche chiesto la creazione di una commissione paritetica di tutti gli Stati europei per condurre delle indagini sui reati ai danni degli animali e dei Galgos in Spagna e di un’Agenzia nazionale che vigili sul rispetto delle normative in tema di rispetto del benessere animale.

Di questa orribile pratica vi avevamo parlato nei mesi scorsi, raccontandovi del Progetto Spagna dell’ENPA, capeggiato da Gilberto Donghi. Periodicamente vengono organizzati dei viaggi in Spagna allo scopo di recuperare e salvare quanti più Levrieri possibile, grazie anche alla sinergia con le associazioni del posto come’ Galgos en Familia’ di Malaga e la ACUNR, Animales cun un nuevo rumbo, di stanza a Madrid. Questa operazione riesce a far si che almeno 100 Levrieri all’anno scampino quello che è un destino tragico.

Non mancano testimonial famosi contro questa barbarie, come ad esempio la famosa attrice francese Brigitte Bardot, la quale si era resa promotrice di una petizione attraverso la fondazione che porta il suo nome, il cui scopo è quello di dire basta a questo scempio.

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