Gucci devolve alla tutela animali selvatici: quando il marketing incontra la biodiversità:

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By lotta75

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Gucci devolve parte dei ricavi della pubblicità alla tutela animali selvatici e alla biodiversità

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The Lion’s Share Fund

Quando la causa animali fa bene al marketing e alla pubblicità. Gli animali negli ultimi anni stanno rivestendo un ruolo sempre più crescente nella società odierna. Il settore pet food e pet care è l’unico che non ha risentito la crisi. I proprietari di animali sono sempre pronti a sacrifici e non badano a spese quando si tratta del benessere dei loro compagni a quattrozampe ormai diventati membri a tutti gli effetti della famiglia.

Case di moda pronte a lanciare collezione abbigliamento e accessori cani e gatti tra prêt-à-porter e alta moda con tanto di sfilate sulle passerelle e marchi “vegan” contro l’uso di pellicce o pelle di animali. Le influenzer e i vip hanno cavalcato l’onda della tendenza, pubblicando immagini e fotografie con i loro 4zampe. La passione per gli animali è a dire il vero ormai trendy.

Anche l’ambiente e le specie a rischio sono sotto ai riflettori. Dal movimento Greta agli appelli delle organizzazioni internazionali, passando per le Giornate internazionali dedicate alla Terra nel Day Earth fino alla tutela degli animali selvatici a rischio estinzione.

Grazie a questo movimento, non solo i grandi marchi sfruttano l’immagine degli animali ma s’impegnano per la loro tutela.

E’ il caso di Gucci che ha annunciato di destinare lo 0,5% dei propri investimenti pubblicitari in un fondo per la tutela degli animali selvatici e della biodiversità.

Gucci è il primo brand ad aver aderito al The Lion’s Share Fund delle Nazioni Unite punta con il quale l’Onu intende raccogliere oltre 100 milioni di dollari l’anno nei prossimi cinque anni per la protezione della fauna selvatica, il benessere degli animali e il clima.

“La natura e gli animali selvatici sono costante fonte di ispirazione per Gucci e fanno parte integrante della nostra storia narrativa, attraverso le nostre collezioni e campagne. Con le crescenti minacce alla biodiversità del pianeta, iniziative innovative come The Lion’s Share Fund possono concretamente fare la differenza, entrando in contatto in maniera organica con la comunità imprenditoriale attraverso azioni dirette volte alla protezione degli habitat naturali e delle specie maggiormente minacciate”, ha dichiarato Marco Bizzarri, presidente e Ceo di Gucci, ricordando che “la nostra azienda è interamente carbon neutral, inclusa l’intera supply chain, e compensa annualmente tutte le sue emissioni residue attraverso il sostegno a progetti REDD+ che supportano la conservazione delle foreste e della biodiversità in tutto il mondo”.

Fondo animali selvatici e ambiente Onu

Negozio Brand Gucci

Il The Lion’s Share Fund è stato lanciato nel 2018 e ha già realizzato molte imprese tra le quali la sovvenzione di acquisto di terre per la creazione di zone protette per le popolazioni di oranghi, elefanti e tigri in pericolo in Sumatra Settentrionale, in Indonesia. Ha anche dato fondi per il miglioramento dei sistemi di radiocomunicazione impiegati dalle guardie forestali nella Riserva nazionale Niassa, in Mozambico, per ridurre l’impatto del bracconaggio.

Secondo i dati, gli animali sono presenti nel 20% delle pubblicità senza ricevere in cambio un sostegno. Ecco perché “The Lion’s Share è un’idea tanto innovativa quanto semplice e che ha un impatto reale sulla protezione della fauna selvatica”, ha dichiarato Achim Steiner, Amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo.

C.D.

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