Era nota anche per le sue battaglie animaliste Marina Ripa di Meana, morta ieri a 76 anni. Da 16 anni combatteva la sua battaglia contro il cancro, che le è costata la vita. Una ventina di anni fa, aveva posato completamente nuda contro l’uccisione degli animali da pelliccia. “L’unica pelliccia che non mi vergogno d’indossare”, era la frase che accompagnava quella campagna. La campagna viene realizzata per l’IFAW (International Fund for Animal Welfare) di cui diviene ambasciatrice nel 1995.
In quell’occasione, Marina Ripa di Meana disse di sentirsi “come Lady Godiva Contessa di Coventry che attraversò quella città nuda, a cavallo, per difendere i sudditi dalle troppe tasse. Io offro la mia immagine nuda per difendere e proteggere tutti gli animali”. Successivamente, rifece quella foto, diversi anni dopo, presentandola in una trasmissione di Piero Chiambretti con un fotoritocco che ‘imbianca’ le parti intime.
In un’intervista dello scorso anno, si disse “un po’ sorpresa e anche dispiaciuta di non essere stata interpellata da Michela Brambilla. Forse mi trovano una vecchia animalista demodè”. In realtà, sostenne la possibilità di votare per il neonato Movimento Animalista dell’ex ministro Brambilla. Spiegava Marina Ripa di Meana a ‘Repubblica’: “Come me lo faranno di sicuro tutti quelli che sono schifati dalla politica e dai partiti, che nulla hanno fatto in questi anni in difesa degli animali. Per chi li ama e non si riconosce più nelle forze tradizionali, meglio gli animalisti che i grillini”.
Marina Ripa di Meana sembrava determinata in quella battaglia: “È vero che bisogna pensare prima alle esigenze umane, però oggi quasi tutte le famiglie hanno a casa un cane o un gatto e la loro compagnia a volte è quasi più preziosa di quella dei figli o dei parenti intorno. Un partito animalista può ottenere grande successo perché tocca il cuore di tutti”. Poi su Berlusconi: “Credo che però il suo amore per gli animali sia sincero. L’ho visto personalmente in azione con Dudù e mi è parso autenticamente trasportato da quel cagnolino meraviglioso”.
Ma non sono queste le uniche battaglie animaliste che ha condotto: infatti Marina Ripa di Meana, negli ultimi vent’anni, ha preso parte a svariate campagne contro lo sterminio dei cuccioli delle foche, contro l’uso per moda e vanità delle pelli e delle pellicce, contro le corride.
GM
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