Volevano farlo sapere a tutti ma il Comune lo ha vietato: protestato il manifesto funebre per il gatto a Cuneo.
Quando un nostro caro se ne va vorremmo onorare la sua memoria con tutti i mezzi a disposizione, anche quando si tratta di un quattro zampe: così avrebbero voluto fare i genitori umani di Tato per dirgli addio. Eppure proprio per l’affissione di un manifesto funebre per il gatto a Cuneo hanno trovato ad attenderli l’opposizione da parte del Comune della citata città. Questo è accaduto per varie motivazioni ma sono in tanti a sostenere le ragioni della coppia rimasta orfana del suo amato felino: ecco come si sono svolti i fatti.
Manifesto funebre per il gatto a Cuneo: volevano onorare la storia di Tato
Quando dobbiamo salutare per sempre un amico a quattro zampe, che ha fatto parte della nostra vita, è sempre un momento duro da affrontare e avere la vicinanza delle persone care che gli hanno voluto bene può sicuramente giovare al lutto. Ed è probabilmente sia per ricevere conforto sia per onorare la sua memoria, che i padroni di Tato, Claudio Tomatis e Stefania Tosello di Cuneo, hanno voluto far stilare un manifesto funebre che ne annunciava la morte.
Il loro Tato era arrivato già grande in casa loro: aveva 6 anni quando ha varcato la soglia e aveva tenuto loro compagnia fino ai suoi 20 anni. La sua è una storia davvero toccante perché il micio era prima un randagio, poi accolto dalla coppia e addomesticato man mano fino a diventare un vero e proprio componente della famiglia. La decisione di ‘salvarlo’ dalla strada è seguita a un incidente d’auto di cui era rimasto vittima: in quel momento i Tomatis hanno capito che con loro sarebbe stato più al sicuro.
Di lui raccontano l’amore ma anche le gesta eroiche: in un’occasione aveva messo in fuga dei ladri di bicilette nel cortile di casa, tanto da guadagnarsi anche un bellissimo articolo sul giornale locale. Una vita insieme fatta di bei ricordi fino a quando è sopraggiunto un tumore che se l’è portato via nell’arco di pochi mesi.
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Manifesto funebre per il gatto a Cuneo: la posizione ferma delle istituzioni
In occasione della morte di Tato tuttavia il Comune di Cuneo non ha voluto che si attaccassero dei manifesti per comunicare la sua dipartita di Tato: perché le istituzioni comunali si sono espresse in questo modo? La decisione è stata giustificata da ‘ragioni amministrative’ e a dare spiegazioni è stato Luca Serale, l’assessore ai servizi funebri della città. E’ stato proprio quest’ultimo a chiarire che, per avere ‘diritto’ al manifesto, si deve avere un legame con l’ufficio anagrafe o lo stato civile, prerogative che ovviamente un gatto non può possedere.
Eppure ci sono stati dei casi anni fa in cui un cane amato dal Comune, investito, aveva ricevuto il manifesto funebre dei cittadini alla sua dipartita ma, a quanto pare, non è stato questo il caso di Tato.
Da una parte le istituzioni, dall’altra i cittadini che hanno chiesto maggiore ‘flessibilità’ in casi eccezionali come questo; ma poiché il Comune non sembrava smuoversi dalle sue posizioni, i coniugi Tomatis hanno chiesto di poter affiggere i suddetti manifesti per Tato nei comuni di Borgo San Dalmazzo e Boves, che hanno accolto la loro richiesta. Ed è così che i suoi padroni hanno ufficialmente potuto augurargli un ‘buon ponte’.