Si chiama operazione DolceAmaro e ha portato al sequestro di mangimi per animali illegali in tutto il Nord Italia: tra gli ingredienti c’erano rifiuti alimentari.
Scarti dolciari all’interno dei mangimi per animali: questa la scoperta emersa dai controlli effettuati in 17 aziende del Nord Italia. Una maxi operazione a cura del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Reggio insieme ad altri reparti del Carabinieri Forestali del Nord Italia.
Le perquisizioni, seguite da imponenti sequestri, sono state effettuate nell’ambito di un’operazione sui rifiuti alimentari e in particolare sugli scarti dolciari, riciclati illegalmente all’interno di aziende produttrici di mangimi per animali. In particolare, i controlli hanno toccato svariate province del Nord Italia tra cui Reggio, Milano, Udine, Treviso, Venezia, Brescia, Mantova, Torino, Trieste e Cremona.
I mangimi per animali illegali sarebbero causa di potenziali rischi per la salute e il benessere degli animali da reddito con essi cibati.
La storia dietro ai controlli degli ultimi giorni è piuttosto arzigogolata. Sembra che tre aziende della zona di Reggio Emilia abbiano falsificato i documenti per portare scarti delle industrie dolciarie della zona nel settore della zootecnia: gli scarti alimentari, in particolare di dolci e prodotti da panificazione, venivano quindi immessi nella produzione di mangimi destinati ad animali da reddito.
Ovviamente, si tratta di ingredienti assolutamente inadatti all’alimentazione di questi animali e pertanto potenzialmente dannosi per la loro salute: a ciò si aggiunge il fatto che i prodotti finali erano in parte destinati anche al consumo umano, mettendo così a rischio anche i consumatori finali. Infine, trattandosi di utilizzo improprio di scarti industriali, il sistema criminale sarebbe stata causa potenziale anche di inquinamento.
I sequestri effettuati dai Carabinieri Forestali ammontano a oltre 8 tonnellate di materie prime destinate alla produzione dei mangimi per animali illegali, assieme ad automezzi e documenti contabili ed informatici. I reati contestati sono svariati, a partire dal trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non autorizzati, passando per la frode in commercio e il commercio di sostanze alimentari nocive.
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Chiara Burriello, 20-02-2020
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