Nonostante il pescatore del Pacifico sia un mammifero a rischio estinzione, le decisioni prese da Donald Trump gli negano la tutela di cui necessita
Molto somigliante alle martore, il pescatore del Pacifico (Pekania pennanti) è un piccolo mammifero carnivoro ad alto rischio di estinzione.
Questi esemplari abitano la foresta boreale e la loro conservazione è minacciata dall’intenso disboscamento e dai cambiamenti climatici.
I pescatori del Pacifico in passato popolavano le foreste dalla Columbia Britannica alla California meridionale. Ma la loro cattura e il processo di deforestazione ha ridotto questa specie a solo due popolazioni. La prima, i pescatori nella Sierra Nevada meridionale, è composta da un gruppo che non supera i 500 esemplari. Mentre la seconda vanta un migliaio di esemplari nell’Oregon meridionale e nella California Settentrionale. Solo di recente questa specie è stata reintrodotta nello stato di Washington.
Inoltre nel 2015, uno studio condotto da alcuni scienziati aveva rivelato che ben il 75% di questi animali era stato esposto al veleno dei roditori. Per tutte queste ragioni, già nel 2019 questi mammiferi erano stati introdotti tra le specie a rischio di estinzione ed era chiaro che necessitavano di particolari tutele per proteggere la loro conservazione.
Nel 2000, il Center for Biological Diversity, la Sierra Forest Legacy, il Environmental Information Information Center (EPIC) e altre associazioni si sono battute in difesa di questi esemplari. Così, anche mediante ad una petizione, erano riusciti ad assicurare la protezione necessaria ai pescatori del Pacifico.
Ma nonostante il rischio estinzione, la tutela di questo mammifero è stata in questi giorni negata (fatta eccezione per la Sierra Nevada) dalle decisioni del presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump.
Dopo aver negato la protezione agli uccelli mediante una legge che permetteva a qualsiasi società, compagnie petrolifere e del gas comprese, di uccidere volatili anche se appartenenti a specie protette, senza subire ripercussioni, ora è la volta dei pescatori del Pacifico a cui vengono sottratte tutte le tutele ottenute con sacrificio.
Il direttore delle specie in via di estinzione presso il Center for Biological Diversity,Noah Greenwald, interviene duramente sulla vicenda: “La negazione della protezione ai pescatori del Pacifico è un dono ingiustificato all’industria del legname, che ignora il fatto che siano animali a rischio. Queste fantastiche creature della foresta affrontano enormi minacce, tra cui il disboscamento, l’avvelenamento da rodenticidi e i cambiamenti climatici. Dovrebbero essere tutelati”.
Mentre il direttore della conservazione del Klamath Siskiyou Wildlands Centre, George Sexton, attacca la gestione del governo: “L’amministrazione Trump sta chiudendo gli occhi davanti all’avvelenamento di questi animali a seguito delle coltivazioni illegali di marijuana e al recente aumento di disboscamento su terre pubbliche”.
Infine il direttore esecutivo di EPIC, Tom Wheeler, sottolinea l’importanza della loro protezione: “La loro salvezza dipende dalla protezione dell’habitat. Dobbiamo tutelare gli alberi e assicurarci che le nostre foreste siano prive di rodenticidi. I pescatori sono il nostro indicatore che qualcosa è profondamente sbagliato nelle foreste della California”.
Purtroppo anche l’altro mammifero simile al pescatore del Pacifico, la martora in Gran Bretagna rischia l’estinzione
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M. L.
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