Esemplari di cane africano selvatico vittima di una trappola. Mamma partorisce e si prende cura dei suoi cuccioli
Il licaone è anche chiamato “cane selvatico africano” è una specie canide lupino diffuso nell’Africa subsahariana. Il suo nome “Mbwa-mwitu” in Swahili, significa anche “cane verniciato” o “cane cacciatore del Capo”. In inglese viene chiamato African Wild Dog (cane selvatico africano) o Hunting Dog e spesso viene confuso con la iena.
Questa specie è minacciata d’estinzione e viene tutelata nell’ambito di alcuni programmi statali. Sul posto operano diverse organizzazioni tra le quali l’African Wildlife Conservation Fund che si occupa di specie selvatiche nello specifico dell’african wild dog. Questa specie vive in branco e come molti altri animali è minacciata non solo dalla riduzione dell’habitat, dalla scarsità di prede, nella lotta per la sopravvivenza con altri predatori ma anche dal bracconaggio.
Ogni giorno, i volontari della African Wildlife Conservation Fund sono alle prese con soccorsi e salvataggi di esemplari, feriti dai cacciatori illegali. Molti cani africani sono infatti vittime delle trappole e dei lacci dei bracconieri. Purtroppo, non sempre, lo staff riesce a salvare tutti gli esemplari. Le ferite profonde che s’infettano sono nella maggior parte letali.
Per fortuna, in altri casi, l’intervento provvidenziale dei ranger porta a storie a lieto fine. E’ il caso di un’esemplare femmina, rimasta intrappolata da un laccio, in prossimità del fiume Savé nello Zimbabwe. Nonostante, le ferite e le sue condizioni, questa tenera mamma ha dato alla luce tre cuccioli e ha impiegato tutte le sue forze per allattarli, tenerli in vita e proteggerli. La mamma è stata infatti in grado di scavare una buca dove nascondere i suoi cuccioli da potenziali predatori. Uno straordinario istinto materno registrato in diverse occasioni.
I volontari sono intervenuti sul posto e hanno provveduto ad addormentare la femmina per liberarla dal laccio e medicare le ferite profonde. Dopo aver somministrato una dose di antibiotico per prevenire infezioni e una dose di flebo, per la disidratazione, lo staff veterinario si è allontanato in attesa del risveglio. Purtroppo, dei tre cuccioli, i volontari sono riusciti a salvar e solo due esemplari. Quando la mamma si è svegliata ha subito riconosciuto i suoi cuccioli e li allattati.
“Ci siamo allontanati rapidamente e lontano dalla sua vista, in modo da non allarmare la mamma quando al suo risveglio. Abbiamo osservato da lontano e siamo rimasti entusiasti quando abbiamo visto la mamma di nuovo in piedi che ha subito riconosciuto i suoi cuccioli. Quello al quale abbiamo assistito è stato il testamento della resilienza degli animali selvatici”, commentano i volontari, condividendo le immagini sulle pagine social dell’organizzazione.
A distanza di qualche giorno, lo staff è tornato per monitorare la situazione, scoprendo che la mamma aveva abbandonato la tana. Dopo questa disavventura, l’esemplare aveva preso i suoi cuccioli, allontanandosi da quel luogo, in cerca di un posto più sicuro.
Secondo le stime, i cani selvaggi africani, i licaoni sono minacciati dalla riduzione dell’habitat, dai conflitti sui territori africani e da numerose malattie infettive. E’ la seconda specie di canide selvatico africano più minacciato nell’intero territorio africano. Se prima si contavano circa 550 sottospecie, ad oggi ne sono stimate solo 39. Si spostano in vasti territori per la sopravvivenza dei branchi. A questo fenomeno si aggiungono i bracconieri e gli allevatori di bestiame che contribuiscono alla loro uccisione per difendere il bestiame. Accade, in alcuni casi la decimazione di interi branchi a causa dei lacci della caccia illegale.
Molti branchi sono all’interno delle riserve e di santuari proprio per tutelare e conservazione questa specie.
Ecco il video del soccorso:
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