Accalappiacani divide mamma cane dai suoi cuccioli: una grave omissione

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By Giada Ciliberto

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Mamma cane è stata costretta a dire addio ai suoi cuccioli appena nati: sotto accusa per il grave gesto e la consecutiva omissione gli accalappiacani.

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Mamma cane in attesa (Facebook – Noetaa Sezione Taviano LE)

Il N.O.E.T.A.A (Nucleo Operativo Ente Tuteta Animali e Ambiente) di Campobasso ha deciso di rispondere con una denuncia-querela nei confronti dell’accalappiacani che ha allontanato una mamma cane dai suoi cuccioli appena venuti al mondo. Il reato commesso però nel comune di Santa Croce di Magliano – secondo la testimonianza dell’associazione, intervenuta sul posto per tentare invano di salvare la vita ai piccoli – sarebbe più di uno.

Accalappiacani divide mamma cane dai suoi cuccioli: una grave omissione

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Guardia Zoofila (Facebook – Noetaa Sezione Taviano LE)

La S.I.A.C., ditta attiva a Frosolone e convenzionata dalla regione Molise per lo smaltimento di rifiuti speciali e nel recupero dei randagi, è attualmente sotto plurima accusa. Oltre al personale, tra i responsabili anche l’attuale presiedente dei Dipartimenti di prevenzione veterinaria, Nicola Rossi, che dovrà rispondere alle autorità per omissione di soccorso e abbandono di animali, ma anche omissione di atti in ufficio e false dichiarazione.

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L’associazione e i volontari hanno indagato sulle dinamiche dei fatti. Il personale specializzato per l’accalappiamento dei cani sul territorio avrebbe prelevato la mamma cane in piena fase di allattamento privando, in tal modo, i suoi cuccioli di continuare a beneficiare di cure e sostentamento per loro vitali e lasciandoli infine in uno stato di abbandono in strada.

I piccoli sarebbero stati condannati deliberatamente “a morte certa” anche in seguito alle molteplici richieste dei volontari di lasciare andare la mamma dei cuccioli sul posto per provare ad effettuare in extremis il loro riconoscimento nel luogo in cui questi ultimi erano stati precedentemente abbandonati.

Si tratta dunque di un episodio imperdonabile da tutti i punti di vista, secondo il parere dei protavoce N.O.E.T.A.A, che hanno definito l’azione incriminata come una “grave e vergognosa omissione” da parte dei professionisti incaricati, e regolarmente retribuiti, per prendersi cura del territorio e salvaguardare i quattrozampe.

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La notizia è stata diramata anche sul profilo Facebook dell’associazione, lo scorso 19 ottobre, e la denuncia-querela è stata di conseguenza presentata da essa con la volontà di costituirsi “parte civile contro i responsabili” del brutale atto e per la mancanza di volontà nel riparare anche in seguito ai danni commessi.

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