Maltrattamento: cane trovato nei boschi con moschettone piantato nell’arto

Maltrattamento: cane trovato nei boschi con moschettone piantato nell’arto

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Cane con moschettone nella zampe

Trovato nei boschi con un arto mutilato

Un cane vagante era stato segnalato diverse volte da alcuni escursionisti e residenti in un bosco nella periferia d’Angoulême, in Francia. L’esemplare, un meticcio nero, era così spaventato dalle persone che scappava sempre e non si faceva avvicinare. In diverse occasioni un gruppo di volontari avrebbe tentato di recuperarlo in vano.

Dopo diversi giorni, grazie ad un operaio, dipendente di un’azienda boschiva, il cane è stato avvicinato con del cibo. L’operaio è riuscito a prenderlo e a portarlo presso un rifugio locale.

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il moschettone piantato nell’arto

Quello che ha inorridito i volontari era la ferita ad un arto posteriore, dove vi era stato infilato un moschettone. L’arnese infilzato nella carne, attraversava da una parte all’altra l’arto del cane.

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Il moschettone rimosso dalla zampa

Cani mutilati

Il cane chiamato Woodstock è stato portato presso una clinica veterinaria, per poter operare la parte mutilata. Tuttavia, per poter rimuovere il moschettone è stato necessario l’apporto dei vigili del fuoco. Il moschettone trapassava l’arto del cane, da una parte all’altra. Era stato infilzato tra i tendini e le ossa. Anziché utilizzare il collare, il proprietario dell’animale aveva ben pensato di mutilare il povero animale, infliggendogli un tale dolore, da evitargli qualsiasi movimento o intenzione di fuga.

A dire il vero, si tratta di una pratica piuttosto diffusa in alcuni ambiti, dove permangono retaggi di una cultura arcaica come nelle campagne o tra i cacciatori. Anche in Italia, venne ritrovato un cane con un moschettone piantato nella carne del collo. Metodi crudeli applicati da chi non ha rispetto per la vita di un animale. Tutti gli estremi punibili per il reato di maltrattamento animali.

“I mostri sono sulla terra e hanno il viso umano”, ha commentato con rammarico, lo staff del rifugio, diramando le immagini sconcertanti del povero cane.

Il post ha ovviamente indignato l’opinione pubblica e i social che hanno condannato questa crudeltà con la quale è stata inflitta una sofferenza gratuita al cane.

L’animale è ora sotto cure mediche e i volontari continuano a dargli le attenzioni dovute e tutto il conforto necessario. Secondo quanto si apprende, Woodstock sta lentamente prendendo fiducia e sembra apprezzare di nuovo le carezze dell’uomo.

 

C.D.

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