Maltrattamento animali: stava cercando di affogare un cucciolo

Maltrattamento animali: stava cercando di affogare un cucciolo

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Cucciolo salvato

Stava cercando di affogare un cucciolo sotto l’acqua di un rubinetto.

Un caso di crudeltà e di maltrattamento animali sconcertante, rimbalzato sulle pagine di cronaca. Siano a Fresno negli Stati Uniti dove, dopo una segnalazione, gli agenti della polizia sono arrivati giusto in tempo per salvare un pocero cucciolo di poche settimane.

Secondo le indiscrezioni, trapelate dai media locali, un uomo è stato visto dai vicini di casa mentre stava cercando di affogare un cucciolo.

L’uomo aveva trovato il cagnolino nei pressi di un fiume a Fresno. Anziché salvare il cucciolo, Nathan F. ha recuperato l’animale per ucciderlo. Infatti, i testimoni hanno raccontato che Nathan F. ha cercato di affogare il cucciolo con l’acqua del rubinetto. Il povero cagnolino si dimenava e piagnucolava e ha attirato l’attenzione dei vicini. Allarmati dal comportamento anomalo del cucciolo, i testimoni hanno deciso di chiamare la polizia. Gli agenti, intervenuti immediatamente sul posto, hanno constato le condizione dell’animale. Il cucciolo ha rischiato di morire soffocato dall’acqua. Fortunatamente, grazie all’attenzione dei vicini di casa, il cane è stato salvato.

Maltrattamento animali: persone socialmente pericolose

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di crudeltà sugli animali. Il cucciolo è stato invece trasferito presso una clinica veterinaria e presto sarà dato in adozione, tramite un rifugio.

Come emerge ancora una volta, gesti di crudeltà sugli animali non possono lasciare indifferenti. Chi compie queste azioni sono individui potenzialmente pericolosi per la società. Molti studi hanno evidenziato il rapporto tra maltrattamento animali e serial killer. Non a caso, lo stesso FBI ha elevato il maltrattamento animali alla categoria di crimini efferrati. In questo modo, le autorità possono sviluppare un database con questa tipologia di violenza e monitorare individui considerati pericolosi.

C.D.

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