Un grave episodio di maltrattamento animali è venuto alla luce in Sicilia. Diversi cani e non solo erano tenuti prigionieri in maniera orribile.
A Noto, comune situato nelle immediate vicinanze di Siracusa, è stato portato alla luce un grave episodio di maltrattamento animali. Diversi cani sono stati tratti in salvo dopo un intervento effettuato dagli agenti della Polizia di Stato. I poliziotti hanno denunciato un 78enne per aver detenuto in condizioni pietose aggravate dalla crudeltà tanti quattrozampe in dei locali occupati tra l’altro in maniera abusiva. L’uomo, già pregiudicato per altri precedenti, è stato fermato nello scorso fine settimana. E ieri mattina, in seguito agli accertamenti del caso, le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’appartamento del centro storico di Noto illecitamente adibito a canile illegale.
Come se non bastasse, nell’abitazione erano tenute anche armi, ovviamente in mode del tutto contrario alla legge. In particolare una pistola scacciacani, una pistola semiautomatica ed una carabina, entrambe ad aria compressa. Per quanto riguarda i cani sottoposti a maltrattamento, si trattava di sei meticci tutti di taglia media. Due di essi avevano il microchip, gli altri quattro no. E tutti loro erano legati a delle catene corte che avevano causato loro anche delle abrasioni e delle ferite a causa della pressione esercitata sui rispettivi collari. I cani così sottoposti a maltrattamento animali, erano costretti a dei movimenti estremamente limitati. Inoltre erano circondati dalle loro deiezioni e versavano in condizioni igienico-sanitarie più che precarie.
Maltrattamento animali, quanti casi beceri
Gli animali potevano nutrirsi solamente con del cibo decomposto e dell’acqua stagnante. E due di loro erano stati lasciati esposti al sole cocente. Nell’appartamento sono stati trovati anche svariati altri animali. Tre tartarughe – una delle quali morta da tempo ed in stato di decomposizione – 4 galline e 15 conigli. Ad intervenire assieme alla polizia sono stati anche alcuni veterinari della ASP, i Carabinieri Forestali e dei membri dell’ufficio tecnico del comune di Noto. Gli animali sono stati presi in cura da una struttura predisposta alla loro accoglienza. Intanto è emerso che il locale è anche abusivo. Notizie come questa sono più comune di quanto si possa immaginare. Allevamenti o canili abusivi e soprattutto traffici illegali di animali vengono sgominati spesso dalle autorità. Ed anche i relativi flussi di denaro correlati finiscono con l’essere stroncati, una cosa che avviene a discapito della salute dei poveri animali coinvolti.
A.P.