Come sia finita su quel pezzo di scotch ancora non è ben chiaro ma la situazione era traumatica.
Il piccolo rettile è da sempre stato oggetto di maltrattamenti da parte di piccoli teppisti. Parlando con persone più adulte potrete notare come i racconti sulle torture fatte a questi piccoli animali siano sempre molto simili.
C’è chi le portava a spasso legandogli un cappio al collo, che gli staccava la coda, per vedere lo spasmo momentaneo dell’arto staccato, e chi gli tirava pietre con la mazza fionda.
Torture barbare su un piccolo animale indifeso di cui se ne parla veramente molto poco,tal volta sembra che questi piccoli rettili siano messi alla pari di oggetti inanimati.
L’11 settembre la signora Valeria è stata costretta a chiedere aiuto tramite la pagina facebook dell’ ENPA di Monza e Brianza : ” Enpa, potete aiutarmi? Ho trovato una lucertola appiccicata a un pezzo di scotch e non so cosa fare… Mi fa senso toccarla… ”
Prontamente una delle volontarie ha risposto di portare il piccolo rettile nel suo uffici e che avrebbero trovato una soluzione per salvare l’animale.
L’impresa è stata ardua date le piccole dimensioni della lucertola muraiola, ma soprattutto per il rischio di stappare la pelle al rettile.
Lo scotch era attorcigliato intorno al collo e alle zampe del piccolo animale data la complessità dell’intreccio, Anna, la volontaria che in quel momento era sprovvista di un veterinario nel rifugio ha dovuto contattare altri volontari ENPA per cercare di salvare la lucertola.
Dopo un breve consulto tramite chat, la volontaria ha deciso di immergere la lucertolina in una ciotola con un po di acqua tiepida, stando attenta a non immergerla troppo per non farla annegare, in modo che la colla potesse sciogliersi.
Liberare la lucertola muraiola è stata un’impresa lunga e complicata, anche perche ovviamente il piccolo rettile non è stato tutto il tempo immobile in attesa di essere liberato.
Dopo vari tentativi però Valeria e Anna sono riuscite solo a liberare una zampa del povero rettile che ormai è stremato. Così Valeria decide di chiamare il suo veterinario sperando che esista un apposito diluente per liberare la povera mal capitata.
Fortunatamente al Dr. Massimo Reggio è basto un semplice tocco per eliminare lo scotch, grazie anche al bagno in acqua tiepida.
Il giorno seguente la lucertola viene liberata e speriamo sia tornata alla sua vita normale. Rimane però un dubbio….
Saranno stati dei teppisti o sarà colpa dell’essere umano che continua a inquinare e buttare qualsiasi cosa per terra pensando di essere il padrone del modo e non preoccupandosi assolutamente dei piccoli esseri con il quale condividiamo il pianeta?
L.L.
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