Cosparge di benzina e da fuoco al suo cane
E’ un adorabile meticcio, di taglia piccola. Un cucciolo di una certa età di nome Lovely. Una creatura fragile e delicata vittima delle peggiori torture.
La padrona, Dean Sherfield Finley, di 39 anni, dopo aver acquistato 2 litri di benzina, è tornata a casa. La donna ha versato la sostanza in una stanza dove teneva il cane, alla quale ha poi appiccato il fuoco, con il cagnolino al suo interno.
Sul posto è intervenuta una squadra di 21 vigili del fuoco che fortunatamente dopo un quarto d’ora sono riusciti a contenere l’incendio. Secondo la testimonianza di alcuni famigliari, quando la donna era tornata a casa, il cane era bagnato. Poco dopo, Dean gli avrebbe dato fuoco, chiudendolo in una stanza della casa. La donna ha agito intenzionalmente. Dando fuoco al povero animale, ha incendiato anche la casa.
Un membro della famiglia è riuscito a prendere il povero cagnolino e a portarlo all’esterno dell’abitazione.
Il cane è stato trasferito presso una clinica veterinaria a Pima, nei pressi di Tucson, in Texa.
Il povero animale è stato subito messo sotto trattamento. Antidolorifici e antibiotici per prevenire infezioni e cure giornaliere con creme per medicare le bruciature. I volontari, per limitare i movimenti del cane, provvedono a dargli da mangiare. Le condizioni di Lovely sono gravi. Il cane ha subito delle lesioni che potrebbero essere fatali.
“Guarda tutti noi con fiducia e amore. Lovely è consapevole che sta lottando per la sua vita”, ha dichiarato Kimberly Bay, il direttore del centro veterinario.
La donna è stata trasferita in carcere e dovrà rispondere dell’accusa di crudeltà sugli animali, ma anche di aver dato fuoco alla casa.
Gesti di follia pura di cui sono vittime come sempre le creature più indifese. Raptus che scaturiscono nella mente malata di persone pericolose non solo per gli animali ma anche per la società. Chi è in grado di fare del male ad un animale, come più volte sottolineato dagli esperti, psicologi e forze dell’ordine, è un pericolo sociale e deve essere arginato. Non a caso, lo stesso FBI per monitorare gli individui potenzialmente pericolosi ha elevato a crimine efferato, il “maltrattamento di animali”. In modo che, chi compie gesti brutali sugli animali, sia schedato e monitorato dalle forze dell’ordine.
C.D.
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