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Maltrattamento animali: cani legati a catena nel centro storico di Napoli

Cani a catena nel Centro di Napoli

Cinque cani maltrattati, legati a catena nel centro di Napoli

“Tre Pitbull, un Rottweiler e un pastore tedesco legati a catene corte di un metro e mezzo in via Amerigo Vespucci 99, nel centro di Napoli”. E’ quanto denuncia Maria Luisa Gentile, referente locale della onlus Animalisti Italiani.

Scene dell’altro mondo che documentano una realtà surreale della quale sono vittime gli animali. Cani appartenenti a razze piuttosto difficili da gestire, lasciati per strada a catena.

La prima ipotesi è quella di cani usati per i combattimenti, considerando in parte la fama che precede la regione Campania, legata alla malavita e alla criminalità organizzata che sguazza con il giro di scommesse illegali.

Ipotesi scartata dalla stessa referente di Animalisti Italiani onlus.

“Non sono cani da combattimento,  una volta che avranno completato le visite veterinarie avranno bisogno di stallo o di una nuova casa. Non possiamo permettere che questi esseri finiscano nel canile”. Ha infatti tenuto a precisare la Gentile.

In realtà, si tratta di razze vittime della moda. Per la stessa Aidaa aveva lanciato un appello.

Leggi anche–> Aggressioni cani, moda pit bull: proprietari inesperti, canili inadeguati

Cani che vengono accolti nelle famiglie che non sanno prendersi cura di questi animali. Tanto che come in questo caso, in molti casi vi sono gli estremi di condizioni di maltrattamento.

“Detenere degli animali in quelle condizioni è maltrattamento animale. È evidente l’incompatibilità con il comportamento della specie di riferimento. L’animale, impossibilitato a muoversi, diventa tra l’altro più aggressivo e stressato, inoltre può essere neutralizzato facilmente, se l’obiettivo è tenere lontani gli estranei”. Denuncia la responsabile di Animalisti Italiani.

Ovvero, anche se i cani non erano da combattimento, tra le ipotesi trapelate, vi potrebbe essere quella del loro utilizzo come cani dissuasori, da guardia o da difesa. La stessa tipologia della razza porta a pensare che questi cani fossero utili ad uno scopo ben preciso.

Sequestro animali

Cane a catena nel centro di Napoli

Nella nota di Animalisti italiani, viene ricordato che “la norma vigente mira a tutelare gli animali quali esseri viventi in grado di percepire dolore, anche nel caso di lesioni di tipo ambientale e comportamentale”.

Per questo, l’associazione animalista, una volta accertate le condizioni di detenzione dei cani, si è rivolta alla Garante per la tutela degli animali, del comune partenopeo, Stella Cervasio, che ha richiesto l’intervento urgente dei vigili urbani.

Sul posto si sono presentati i referenti della Asl di competenza che ha predisposto il sequestro dei cani.

C.D:

 

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