Maltrattamento animali: cani legati a catena, al sole, senza acqua

Maltrattamento animali: cani legati a catena, al sole, senza acqua

maltrattamento cani
Cane maltrattato sequestrato

A catena, sotto al sole senza acqua, in pessime condizioni

Grazie ad una segnalazione, le Guardie Zoofile della Lac- Lega Abolizione Caccia sono intervenute per il recupero di due cani in pessime condizioni. Gli animali erano legati ad una catena, lunga appena due metri, vicino ad un bidone di plastica esposto al sole cocente con temperature che arrivavano ad oltre 35°.

I poveri cani non avevano acqua a disposizione ed erano in completo stato d’abbandono.

E’ quanto hanno denunciato i volontari che hanno provveduto al sequestro dopo aver accertato le condizioni di maltrattamento dei due esemplari, un cane da caccia e un maremmano di circa due anni.

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Il detentore dell’animale è stato denunciato. Tuttavia, in base alle indagini che sono ancora in corso, è risultato che i cani hanno un microchip e sarà possibile pertanto risalire al loro legittimo proprietario. L’uomo potrebbe essere denunciato anche lui per concorso in maltrattamento e abbandono di animali.

All’operazione di recupero hanno partecipato i Carabinieri Forestali di Orbetello e il Medico Veterinario della USL 9 sud di Grosseto.

Maltrattamento animali

Le condizioni dei cani erano critiche e non appena è stata fornita loro una ciotola d’acqua, hanno bevuto per almeno 4 minuti continui. Gli esemplari sono stati rifocillati e trasferiti presso uno stallo dove potranno ricevere le cure necessarie, in attesa degli sviluppi dell’indagine e di un controllo veterinario.

Casi di maltrattamento all’ordine del giorno. Solo grazie alle segnalazioni, queste povere creature hanno una speranza. Restare indifferenti contribuisce a condannare a morte un animale. In quelle condizioni, i due cani erano a rischio colpo di calore o ustione da sole.

Il periodo estivo è critico per la salute dei nostri pet. Gli stessi esperti ricordano che i cani devono avere accesso ad una zona d’ombra durante l’arco della giornata. Acqua fresca sempre a disposizione. Viene anche sconsigliato di lasciare i cani all’esterno nelle ore più calde.

Il cane da caccia e il maremmano soccorsi dalle guardie zoofile sono sopravvissuti per miracolo in quelle condizioni estreme. Lo stesso bidone di plastica che forse serviva come cuccia e come ombra, era in realtà un forno per i cani.

Un ennesimo caso che solleva indignazione e che invita tutti quanti a prestare attenzione.

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C.D.

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