Le performance con rituali misterici sono un po’ passate di moda, da quando Hermann Nitsch, capofila dell’azionismo viennese, metteva in scena, negli anni Settanta, le cosiddette “orgie misteriche” con uccisione di animali per lo più bovini e sangue di animale, sparsi sul palco di un teatro. Un rituale che secondo l’artista- uno dei pochi sopravvissuti del movimento artistico, per cui la maggior parte dei protagonisti sono finiti nei manicomi- era mirato a rievocare antiche tradizioni. Nitsch ovviamente è entrato a far parte degli artisti più criticati dagli animalisti, come anche qualche anno fa, un altro artista, questa volta sudamericano di nome Guillermo Habacuc Vargas che aveva realizzato una performance con la quale dietro alla vetrina di una galleria d’arte faceva morire un cane randagio, di nome Nativity, di fame e di sete. L’artista si giustificò dichiarando che si trattava di una denuncia sul randagismo a San Josè in CostaRica, sostenendo che il cane era gravemente malato e sarebbe morto comunque. In questo caso fu avviata una petizione online contro Habacuc come “artista non gradito in Italia”.
Purtroppo non sono sufficienti esempi di questo tipo, né tanto meno che si tratti di un’arte passata, per cui inutile da reiterare e c’è chi ancora oggi, nel nome dell’espressione artistica e del messaggio continua a perpetrare uccisione di animali.
E’ il caso denunciato dall’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) riguardo ad una performance promossa nell’ambito di una manifestazione artistica Bocs Art, finanziata con pubblici che si è svolta a Cosenza, in Calabria, durante la quale è stato ucciso un maiale, con molte porbabilità per rievocare l’antico rito calabrese. L’evento è stato documentato da un video che mostra come il maiale sia stato legato, issato in aria con una carrucola e poi sgozzato, sotto allo sguardo indifferente degli spettatori.
L’Enpa ha espresso il proprio dissenso, sottolineando che le istituzioni continuano a tacere sul caso e ha pertanto annunciato di aver attivato un’indagine tramite un legale per accertare le responsabilità del caso. Sarà da chiarire se le istituzioni fossero al corrente. Inoltre, l’ente ha annunciato di presentare una denuncia e una querela per maltrattamento e uccisione di animali nei confronti dell’autore dela mattanza.
“Ciò che è accaduto a Cosenza è di una gravità inaudita: uccidere animali per presunte forme di divertimento e di rappresentazioni artistiche è la negazione di ogni principio di civiltà. Nella città calabrese è stato passato il segno: chiediamo una moratoria immediata sull’uso di esseri viventi per manifestazioni, iniziative ed eventi di questo tipo. E’ ora di dire basta alla sfruttamento di animali per questo tipo di iniziative. Iniziative che, sono causa di sofferenza e, sempre più spesso, di morte”, ha dichiarato l’Enpa, ricordando che “a costoro, in particolare agli organizzatori, chiediamo una presa di posizione ufficiale poiché, se la notizia fosse confermata, ci troveremmo in presenza di gravissime ipotesi di reato che vanno dal maltrattamento all’uccisione di animali passando per la violazione delle norme sulla macellazione”.
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