Mai più uccisione di tori al Toro della Vega in Spagna

Mai più uccisione di tori al Toro della Vega in Spagna

Basta con l’uccisione dei Tori, lo conferma anche la Corte Suprema Spagnola

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Toro dlla Vega

Un torneo medievale contestato che si svolge ogni anno a settembre, nel Comune di Tordesillas nella provincia di Castilla y León. Il festival del Toro della Vega venne dichiarato nel 1980 come “patrimonio d’interesse turistico” ed evento tradizionale. Tuttavia, questa crudele manifestazione è stata criticata e contestata dagli animalisti e la stessa regione autonoma nel 2016, vietò l’uccisione del Toro all’interno di qualsiasi manifestazione con i tori.e

Nel caso specifico del Toro de la Vega, il torneo consisteva nella caccia o nell’inseguimento di un toro dai lancieri. Oggigiorno con dozzine di elicotteri e lancieri a cavallo che tentano di colpire l’animale con le lancie durante la corsa, in un percorso che porta dal centro del paese dove viene liberato il toro fino alla valle del fiume Douro. Il torneo si rivelava un vero e proprio massacro con l’animale stremato e ferito che nella maggior parte delle volte si lancia nel fiume con la speranza di sopravvivere.

Una tortura legalizzata che viola qualsiasi fondamento etico e normativa europea sullo sfruttamento degli animali ai fini dell’intrattenimento. Un’ingiustizia per cui l’animale viene condannato a morire dopo aver subito uno stress senza pari.

Grazie alla spinta degli animalisti, nel maggio del 2016, il Consiglio di Castilla y León introdusse una norma che vietava l’uccisione del toro. La norma è stata impugnata dal Comune di Tordesillas che presentò un ricorso alla Corte Suprema spagnola sostenendo che il divieto ha eliminato “l’essenza stessa del rito popolare che ha dato origine alla corrida”.

Lo stesso Comune a favore dell’uccisione dell’animale nel ricorso aveva evidenziato l’elevato interesse turistico della manifestazione che attira ogni anno 40 mila persone.

Nonostante queste affermazioni, la Corte Suprema ha recentemente decretato in merito, confermando la norma introdotta dal consiglio provinciale e ribadendo il divieto di uccisione del toro all’interno della manifestazione.

La decisione della Corte Suprema è stata accolta favorevolmente da Silvia Barquero, presidente del PACMA, partito per i diritti degli animali in Spagna. Anche il partito spagnolo Podemos, a favore dell’abolizione della Corrida in Spagna, ha espresso soddisfazioni al riguardo.

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C.D.

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