La storia di una povera cagnolina randagia che implorava aiuto con gli occhi: trovata in strada, era così magra da non riuscire a camminare.
Ridotta pelle e ossa, talmente indebolita da non riuscire neanche più a muoversi ma solo a tremare per la paura. Sono queste le condizioni in cui una povera cagnolina dal manto marroncino, di pochi mesi di vita, è stata ritrovata in strada. Soccorsa e portata a un rifugio per animali, la povera quattro zampe sembrava avesse pochissime possibilità di sopravvivenza. Nonostante i pareri sfavorevoli dei veterinari, la cucciola però a mostrato a tutti la sua tenacia e la sua determinazione.
La storia di questa cagnolina, alla quale è stato dato il nome di Olivia, viene da Dumaguete, capitale della provincia di Negros Oriental nella Repubblica delle Filippine, ed è stata raccontata attraverso foto e post condivisi sulle pagine social del rifugio che ha salvato la piccola, il Dumaguete Animal Sanctuary.
In un post condiviso verso la seconda metà di ottobre sulla pagina Facebook dell’organizzazione per animali (all’account social @Dumaguete Animal Sanctuary) viene mostrato il momento del ritrovamento della cagnolina Olivia. I soccorritori hanno trovato la piccola, magrissima e debilitata, abbandonata nell’alveo di un ruscello asciutto. La cucciola, spaventatasi alla vista degli umani, sembrava allo stesso tempo chiedere loro aiuto con i suoi grandi e tristissimi occhi.
Quando Olivia è arrivata al rifugio, era quasi in fin di vita. Ricoverata subito nella clinica veterinaria, la piccola è risultata positiva alla filariosi cardiopolmonare, una malattia che viene trasmessa attraverso la puntura delle zanzare e che se non curata può portare a gravi conseguenze sia a livello cutaneo sia cardiaco sia polmonare. Il trattamento di questa malattia è molto costoso e particolarmente lungo; per questo sin da subito il rifugio ha condiviso sui social la storia di Olivia e aperto una raccolta fondi per pagare le spese veterinarie. Olivia aveva inoltre un basso numero di piastrine, un basso numero di globuli rossi e un alto numero di globuli bianchi. A causa della grave malnutrizione, Olivia era così debole che i veterinari temevano non si sarebbe ripresa.
Posta in isolamento preventivo di quattordici giorni per assicurarsi che non fosse positiva a malattie contagiose per gli altri ospiti del rifugio, Olivia si è a poco a poco rimessa in forze. Arrivata al canile così spaventata da non riuscire a guardare nessun umano senza tremare, la cucciola nel corso delle settimane ha iniziato a fidarsi dei volontari che l’avevano soccorsa. In quindici giorni dal salvataggio, la piccola è riuscita ad aumentare di peso di due chili grazie alle cure che le sono state prodigate e al cibo offertole. Dalle foto, scattate da una delle persone che lavorano al rifugio, Jonathan Anderson, condivise su Facebook nei post della prima metà di novembre è possibile vedere la cagnolina ancora molto magra ma non più così scheletrica come quando è stata salvata. La cucciola si è ripresa, ma adesso, a otto mesi dal ritrovamento, è ancora al canile in attesa di essere adottata. Si può sperare che presto Olivia trovi una famiglia che saprà donarle tutto l’amore che merita e che non ha conosciuto nei primi mesi della sua giovane vita. (di Elisabetta Guglielmi)
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