E’ successo ancora: un altro orso è stato abbattuto in Trentino Alto Adige. Gli animalisti insorgono ma ormai M91 non c’è più.
Non è la prima volta che accade e, purtroppo, di sicuro neppure l’ultima: un altro orso è stato abbattuto in Trentino Alto Adige. Stavolta si tratta di M91 e, nonostante l’insorgenza degli animalisti, coloro che hanno compiuto il tragico gesto si sono difesi sostenendo che l’operazione si fosse resa necessaria. Una mattanza che non accenna a diminuire se si pensa al numero di orsi abbattuti solo in questo anno.
Orso abbattuto in Trentino: il 2024 è stato un anno da dimenticare
Non siamo ancora giunti alla fine di questo anno ma il bilancio per quanto riguarda l’abbattimento degli orsi è stato tragico. Se consideriamo gli ultimi 24 sono, secondo le stime degli animalisti, ben 63 gli orsi trovati senza vita in Trentino, compresa l’orsa Kj1, abbattuta lo scorso 30 luglio. E oggi l’ennesimo triste episodio che per i sostenitori degli animali è possibile definire ‘animalicidio’.
Solo nel 2024 infatti, oltre all’orso M90 nei primi giorni di febbraio e alla già citata orsa Kj1, va ad aggiungersi alla tristissima lista anche M91, esemplare maschile di poco più di due anni. Dall’altra parte la Provincia autonoma di Trento si difende, descrivendo l’operazione di abbattimento come ‘necessaria’ per tutelare la sicurezza e la salvaguardia degli abitanti.
Ma perché M91 non è stato lasciato in vita, quale sarebbe stata la sua ‘colpa’? Quella di essersi avvicinato spesso ai centri abitati e di aver inseguito un cittadino nella provincia trentina di Molveno. A chiarire (e giustificare) il provvedimento definitivo ai danni dell’orso è stato Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonoma di Trento, il quale sostiene di aver applicato la Legge 9/2018 e di aver ricevuto il sostegno dell’Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
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Orso abbattuto in Trentino, Brambilla: ‘E’ un’ossessione’
A rispondere all’ondata di violenza che sta travolgendo questi esemplari selvatici, vi è l’On. Michela Vittoria Brambilla, che definisce quella degli amministratori della provincia trentina una vera e propria ‘ossessione’ nei confronti degli orsi. La fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente ha infatti condannato l’abbattimento dell’animale, descritto come ‘inaccettabile’.
A farle da eco anche il responsabile dell’Area Animali selvatici della LAV (Lega anti-vivisezione), Massimo Vitturi, che da sempre propone metodi meno drastici per garantire la sicurezza dei cittadini nella convivenza con gli esemplari orsi. L’abbattimento di questi ultimi non è e non può essere l’unica soluzione da adottare, poiché esistono delle indicazioni scientifiche da applicare per far sì che questi animali e popolazione possano convivere pacificamente e nella salvaguardia di tutti.