Tra le tante storie degli angeli dei 4zampe, resta nel cuore di molte persone, quella di un uomo, un senzatetto che per ben sedici anni ha vissuto nei boschi di Natchez Trace State Park, vicino Memphis, negli Stati Uniti. L’uomo si prendeva cura di 31 cani, abbandonati o randagi dei quali si è occupato quotidianamente, dando loro conforto e amore. L’unica cosa che quell’uomo aveva al mondo era l’affetto di quei cani che non aveva mai trascurato. Una simbiosi e una storia straordinaria non di emarginazione ma di scelte estreme.
Purtroppo, il senzatetto a causa di una malattia improvvisa si era accorto che non era più in grado di provvedere alle cure dei suoi unici compagni, arrivando alla drammatica decisione di separarsi da loro. I residenti del luogo trovarono una casa per aiutare il senzatetto a curarsi ma lui si rifiutò di lasciare i suoi cani e decise di restare con loro fino a quando non avesse trovato una sistemazione per ogni esemplare. I residenti grazie ad una catena di solidarietà si misero contatto con un’associazione locale, la Animal rescue Corps per aiutare a mettere in sicurezza i cani del senzatetto che solo dopo diverse rassicurazioni, acconsentì a rimettere nelle mani del gruppo dei volontari i suoi beni più preziosi, ovvero la vita dei suoi cani.
I volontari giunsero sul posto e nel gennaio del 2016 diedero vita ad una vasta operazione di recupero dei 31 esemplari che furono trasferiti presso diversi rifugi di associazioni “no kill” dove sono stati curati per poi essere dati in adozione.
Una storia commovente raccontata dagli stessi operatori che hanno sottolineato il coraggio di questo uomo, di nome Tony: “E’ stato davvero un’esperienza forte. Prima che arrivassimo, Tony si era dipinto il viso con dei segni tribali, dicendoci che oggi era un giorno celebrativo. Gli abbiamo assicurato che ci saremmo preso cura dei suoi cani. Lui si mise a piangere, nascondendo il suo dolore provocato dalla separazione, anche se lui ci disse che si trattava di lacrime di gioia. Ha chiamato i cani con un richiamo simile a quello del gufo e ad un tratto sono comparsi tutti i suoi amici nascosti nel bosco”.
Anche se alcuni esemplari avevano diverse patologie come problemi alla vista e un cane con un arto amputato la maggior parte di loro era un buona salute e tutti gli esemplari erano socievoli e si fidavano del loro amico, lasciandosi prendere senza difficoltà. Dopo quella separazione, Tony, dallo scorso anno, si sta dedicando alla sua salute e speriamo che forse un giorno potrà riabbracciare uno dei suoi amici.
Ecco la galleria fotografica dell’uomo dei boschi con i suoi cani al momento del loro recupero e gli aggiornamenti riguardo ad alcune adozioni andate a buon fine.
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