Tutti aspetti che i Cites dei Carabinieri tentano di limitare al massimo delle loro potenzialità. A parlare di questo aspetto sono state le stesse autorità nella mattinata di ieri durante la cerimonia di inaugurazione del Museo del Crimine ambientale allestito all’interno del Bioparco di Roma. La classifica delle specie più soggette ai controlli vede in primissima posizione le tartarughe di terra con beb 53.088 esemplari controllati, seguite dai pappagalli (1020), ma nello specifico non mancano predatori come linci, tigri, lupi e leopardi, primati, volatili ed anche coralli, oltre a diverse specie vegetali. Sono poi stati attuati 40 sequestri (tra penali ed amministrativi), con la contestazione di 21 reati e di 24 illeciti in generale. Poi tanti controlli sulle licenze richieste per le importazioni.
Tra le zone più sottoposte a ‘setaccio’ figurano particolari aree protette come parchi e riserve, non mancano però discariche e depositi di rifiuti. Sui controlli inerenti animali in via di estinzione invece ecco 1500 operazioni. A testimonianza che le forze dell’ordine sono sempre all’opera per stroncare qualsiasi illecito volto al guadagno legato in maniera diretta agli animali, che spesso comporta per loro sofferenze e maltrattamenti senza alcuna cura dei loro diritti e dei loro sentimenti. Soltanto qualche giorno fa è stato stroncato un traffico di cuccioli dall’Ungheria.
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