L’origine dei Maneki-Neko le sculture dei gatti portafortuna

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By Loriana Lionetti

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Il Maneki-Neko conosciuto anche con altri nomi, come gatto dei soldi, gatto portafortuna cinese e gatto accogliente ha delle origini ben precise nella cultura occidentale.

Maneki-Neko

Maneki-Neko che letteralmente significa “gatto che chiama” o gatto di invito. Raffigura un gatto che sembra invitare chi lo sta guardando usando la sua zampa attra l’osservatore a se .

Questo gesto è in qualche modo legato alla cultura perché rappresenta una forma di linguaggio del corpo che può essere interpretata in diversi modi da alcune culture occidentali.

Leggende sul gatto portafortuna

Esistono diverse leggende sull’origine del gatto porta fortuna.

La prima narra la storia di un uomo molto ricco che a causa di un fortissimo temporale si era rifugiato sotto un grosso albero per ripararsi dalla pioggia torrenziale.

Il ricco uomo notò in lontananza un gatto che sembrava lo stesse chiamando con la sua zampa invitandolo verso un tempio di monaci poco distante.

Incuriosito da quell’insolito richiamo decise di seguire il gatto verso il tempio. Subito dopo essersi allontanato dall’albero dove aveva trovato riparo senti un gran frastuono, voltandosi notò con stupore che l’albero sotto cui si era riparato fino al momento prima era stato colpito da un fulmine.

L’uomo si rese immediatamente conto che il gatto che lo chiamava in realtà gli aveva salvato la vita perché sarebbe stato colpito da un fulmine insieme all’albero.

Il ricco signore grato per la sua salvezza, decise così di donare gran parte della sua ricchezza al tempio dove il gatto risiedeva.

Grazie al suo contributo è stata persino eretta una statua in onore del gatto porta fortuna alla sua morte.

Un altra leggenda narra la storia di un’ anziana signora che rimasta sola e senza alcuna fonte di reddito dovette rinunciare (vendendolo) al proprio adorato gatto poiché non poteva sfamare ne lui ne se stessa.

Durante la notte dopo la vendita del micio la donna non riusciva a prendere sonno e quando finalmente ci riuscì il suo gatto le apparse in sogno e le suggeri di creare delle statue di argilla.

L’indomani la donna creò la sua prima statua e la vendette immediatamente.La signora anziana continuò cosi a realizzare e vendere statue del suo micio fortunato diventando ricca e famosa.

Un altra leggenda che riguarda il gatto della fortuna e quella di una cortigiana giapponese di nome Usugumo che viveva a Yoshiwara.

La cortigiana aveva un gatto che un giorno iniziò a tirare insistentemente il suo kimono nonostante gli sforzi della donna il gatto non smetteva così fu notata dalla proprietaria del bordello che per punirlo decise di decapitarlo.

Il gatto secondo la proprietaria del bordello era sotto l’influenza di un’incantesimo e decise di recidere la testa del felino con un colpo di spada.

La testa del povero gatto volò verso il soffitto e cadde su un serpente che stava per mordere e avvelenare la cortigiana uccidendolo.

La povera donna che era una delle cortigiane più richieste del bordello devastata dalla perdita del gatto era molto depressa così un cliente intagliò nel legno nel legno un ritratto del gatto per farla sentire meno sola. Questa figura di gatto alla fine divenne nota come Maneki-Neko.

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Maneki-Neko

Differenza tra le zampe alzate

L’intera figura di Maneki-Neko anche detto il gatto fortunato è davvero piena di simbolismo. Alcuni sostengono addirittura che più è alta la zampa sollevata, più attira fortuna e la buona sorte. Se la zampa sollevata è sinistra o destra ha anche significati distinti per il proprietario.

Se la zampa giusta viene sollevata, serve da invito alla buona fortuna e alla prosperità. Ma se la zampa sinistra viene sollevata, il suo scopo è quello di attirare molti clienti. Ci sono anche altre figure che hanno sollevato entrambe le zampe e che si dice proteggano la casa o l’attività commerciale.

La convinzione che il gatto della fortuna sia cinese è quindi errata le sue leggende hanno origini in Giappone ma da tempo molti commercianti in cina nel corso del tempo hanno adottato il gatto portafortuna istallandolo nelle proprie attività commerciale e nelle proprie abitazioni, La popolarità del gatto della fortuna in cina ha portato tutti a pensare che avesse origini cinesi.

Colore del gatto Portafortuna

il Maneki-Neko o gatto portafortuna ha un effetto unico in base al sul suo colore:

Il colore nero o scuro allontana gli spiriti maligni e impedisce a questi di avvicinarsi ai possessori del gatto portafortuna.

Calico ovvero di 3 colori è il design tradizionale e il più commercializzato e comunemente usato. È utilizzato per attirare la fortuna generale.

L’oro che è quello che solitamente si vede in molte attività commerciali serve appunto per per invitare ricchezza e prosperità.

Il verde è per richiamare a se salute e benessere.

Il rosso fornisce successo nell’amore e nelle relazioni di coppia.

Mentre il Bianco è per chi vuole avere una visione positiva della vita conferendo felicità e spensieratezza.

Maneki-Neko

Gli accessori detenuti dal gatto

Anche gli accessori tenuti in mano dal Maneki-Neko indicano sempre qualcosa: La carpa simboleggia buona fortuna e prosperità. Una gemma o una lastra di marmo detenuto può simboleggiare saggezza.

Una moneta d’oro ovale giapponese nota anche come Koban del periodo Edo Giapponese (1603) significa anche buona fortuna. Lo stesso vale per un piccolo martello o talvolta chiamato “maglio di denaro magico”.

Ci sono anche molti altri oggetti più moderni come bandane campanelli decorativi il Maneki-Neko può essere visto in possesso, ma generalmente rappresentano le stesse idee: ricchezza, prosperità e buona fortuna.

Ogni 29 di settembre in Giappone viene celebrata la giornata del “Cenno del gatto” La data della celebrazione non è realmente basata sulla sua storia. È più il risultato di Goroawase (un gioco di parole giapponese di parole omofone).

La data “29 settembre” può essere letta in giapponese come Ku-fu-ku (9, 2 e 9) che può anche essere tradotta in parole come Ku (ru) Fuku o “venire fortuna”; quindi, il giorno della “prossima fortuna”.

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Meowth Pokemon

Maneki-Neko nella cultura moderna

Il gatto porta fortuna pur essendo di origini giapponese è stato adottato a livello globale.

Si ipotizza che il famoso personaggio immaginario della gattina cieca Hello Kitty sia basato sul Maneki-Neko anche se sull’argomento ancora non vi è una conferma ne alcuna certezza.

Nella serie animata pokemon, Meowth un pokemon dall’aspetto di un gatto ha diversi tratti che lo accomunano al Maneki-Neko uno dei tanti è “giorno paga” un degli “attacchi” che il pokemon può sferrare e un koban (moneta giapponese) posta sulla fronte.

Ci sono anche templi e santuari , principalmente in Giappone, che ricordano l’immagine del Maneki-Neko ad esempio, il tempio di Gotokuji.

Originariamente le raffigurazioni e le statue del gatto porta fortuna, venivano realizzate in legno intagliato, metallo o pietra, in ghisa, porcellana fatta a mano o addirittura in cartapesta.

Nei tempi moderni vengono realizzati in porcellana o molto più comunemente in plastica ( più economica e leggera).

Originariamente a causa dei materiali utilizzati le sculture dei gatti della fortuna erano rigide, grazie ai nuovi materiali più leggeri e stato possibile realizzare raffigurazioni con una zampa mobile.
Per i più facoltosi le raffigurazioni possono anche essere realizzate in oro o con la giada.

L.L.

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