C’è uno luogo, un’oasi alle porte di Roma, dove i pelosi corrono liberi in un bel prato verde, hanno una casa tutta per loro dove ripararsi dal freddo, le intemperie o il caldo e spiccare un sonnellino, circondati dall’amore e dall’affetto di chi li ha salvati e li protegge, in attesa di trovare loro una famiglia che li amerà per sempre. Un luogo creato a misura di cane, ideato e realizzato da persone speciali che hanno voluto offrire un posto ai cani meno fortunati che non saranno mai chiusi dentro un box. Infatti, la particolarità del rifugio consiste nel fatto che i cani ospitati vivono tutti insieme e hanno libero accesso a strutture coperte in muratura e mangiano in casa.
L’Oasi di Brenda nasce dall’inziativa privata di una donna coraggiosa, Micaela Catucci, titolare di un negozio di animali a Roma che, per aiutare i cani abbandonati e quelli più sofferenti nei canili, si è trasferita dalla capitale a Passo Corese, un’area vicina alla città, ma in campagna, dove ha preso un casale per accogliere i cani. Dopo i primi anni di sacrifici, continuando la sua attività come pendolare, la Catucci ha poi deciso di lasciare tutto e dedicarsi anima e corpo al rifugio, al quale aveva affiancato una pensione per animali, la Dog City.
Con il passare degli anni e l’avvento di Facebook, il moltiplicarsi degli appelli disperati di cani abbandonati, anziani o semiparalizzati, l’idea di trasformare il luogo in un rifugio è prevalso e così, la Catucci, grazie anche a un gruppo di persone che l’hanno sempre sostenuta, ha inziato a riscattare cani in condizioni disperate accolti nei canili anche in altre regioni, per offrire loro uno stallo simile ad una casa, curarli, per poi trovare loro una famiglia.
Un progetto straordinario grazie al quale un centinaio di cani hanno già trovato la loro anima gemella umana. Ma nell’Oasi di Brenda vigge una legge: “Per ogni cane che esce dall’Oasi, viene recuperato un altro cane bisognoso dal canile”.
“Se l’adozione non arriva il cane può comunque godersi la sua vita, il sole, un casale, la libertà e i nostri volontari, Ambra, Gabriele e me che stiamo con loro h24”, spiega la Catucci.
L’Oasi di Brenda è dedicata ad una giovane donna appassionata degli animali, venuta a mancare la scorsa estate in un incidente stradale nel quale ha perso la vita con il cucciolo che aveva adottato e che stringeva tra le sue braccia al momento del tragico evento. Il nome dell’associazione è dedicata a questo angelo che non c’è più e anche il logo stesso rievoca Brenda con il suo cucciolo: un sole e un angelo che sorridono – perché lei sorrideva sempre – e un cucciolo sul cuore. Un angelo che continuerà a vegliare sui piccoli pelosi.
L’opera dell’Oasi di Brenda si vuole estendere e mira in futuro a salvare anche altri animali come quelli destinati al macello. Intanto, entro la fine dell’anno, l’associazione ha avviato una raccolta fondi per la campagna di sterilizzazione e vaccinazione dei cani presenti nel rifugio.
E’ possibile donare anche a distanza con un versamento sul conto corrente dell’associazione oppure per coloro che vorrebbero conoscere i piccoli ospiti dell’Oasi, magari desiderosi di rendere felice uno di loro, è possibile recarsi al rifugio ogni giorno ma soprattutto il sabato e la domenica. Sempre meglio telefonare in anticipo per accertarsi che siano presenti i volontari, spesso coinvolti in una piccola emergenza a 4zampe.
Per maggiori informazioni:
Pagina Facebook dell’Oasi di Brenda
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