Le immagini del cavallo che, dopo aver trainato i turisti in carrozza sotto al sole cocente in città, cade a terra esausto scatenano l’indignazione sui social network.
Sono numerose le persone interessate al benessere degli animali e impegnate affinché i diritti di questi ultimi vengano rispettati in ogni momento della loro vita. Quando negli spettacoli televisivi o nelle occasioni pubbliche ciò non accade, spesso si creano polemiche e dissensi. Proprio questo è stato il motivo che ha portato centinaia di persone, attente alla salute degli animali, a esprimere il proprio disappunto nei confronti di un episodio purtroppo non così infrequente: la caduta di un cavallo esausto dalla fatica per aver trainato i turisti in carrozza con oltre 40° al sole.
In queste giornate di agosto, le temperature hanno raggiunto nella maggior parte delle città italiane picchi elevatissimi. Sotto il sole, con temperature così elevate, compiere qualsiasi sforzo fisico o anche solo camminare diventa difficile e faticoso per ogni essere umano. Lo stesso discorso vale anche per gli animali. Purtroppo, però, molte persone sembrano non rendersene conto. A dimostrarlo ogni giorno sono i centinaia di cavalli che nei centri cittadini trainano per chilometri i turisti in carrozza.
Le temperature oltre i 40 gradi e il caldo non fermano l’attività delle carrozze trainate da cavalli, senza tenere in alcun conto i diritti degli animali. In via Venezia a Palermo, in Sicilia, in data primo agosto, un cavallo è caduto a terra mentre trainava i turisti, stremato dalla fatica e dal caldo. Quanto accaduto è stato notato dai passanti, che hanno chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. La Polizia non ha però riscontrato alcuna irregolarità: nessuna legge era stata violata dal proprietario della carrozza.
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La circolazione delle carrozze trainate da cavalli, le cosiddette botticcelle, è consentita infatti dalla legge. Lo sfruttamento degli animali e il mancato rispetto dei loro diritti non sono considerati tali dal momento che l’attività dei cocchieri è regolamentata da un’ordinanza che però non tutela di fatto in alcun modo i cavalli. Il Comune di Palermo, ad esempio, prevede che le carrozze non possano circolare in strada tra le ore 13.30 e le ore 15.30, divieto esteso dalle ore 12.30 alle ore 16 in caso di allerta meteo con rischio di terzo livello.
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Un’ordinanza dello scorso giugno, firmata dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, dispone che fino al 30 settembre l’attività lavorativa dei cavalli non possa superare le 8 ore giornaliere, e che i cavalli debbano sostare 15 minuti ogni due ore in zone ombreggiate. Le associazioni per i diritti degli animali chiedono da anni che le botticcelle vengano abolite a livello nazionale. Solo recentemente è stata approvata una mozione volta a «prevedere alternative alla trazione animale delle botticelle di Roma, e riconvertire le licenze dei vetturini evitando quindi ricadute sul piano occupazionale». L’organizzazione per la tutela degli animali, OIPA, sottolinea che si tratta però solo di una mozione che «non modifica nulla nell’attuale scenario. Si è presentato questo documento come se l’abolizione delle botticelle fosse cosa fatta, ma purtroppo non è così e la strada verso questo traguardo è ancora in salita». Le associazioni di animalisti rinnovano l’invito ai turisti e ai cittadini di non utilizzare le carrozze trainate da cavalli. (di Elisabetta Guglielmi)
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